News | Airbnb nella bufera per via di spiacevoli inconvenienti

Creato il 05 agosto 2011 da Molipier @pier78

Giusto qualche giorno fa vi avevamo presentato l’applicazione per iPhone Airbnb, che consente di affittare un letto, una stanza o una casa per un determinato periodo a prezzi molto convenienti. Ma stando alle ultime notizie trapelate sembra che l’azienda alle spalle del social network stia attraversando una forte bufera e che la sua credibilità abbia raggiunto i minimi storici.

L’idea è sicuramente innovativa e brillante e non stupisce che l’azienda lanciata dai californiani Brian Chesky e Joe Gebbia sia riuscita ad arrivare ad un miliardo di dollari di fatturato in soli tre anni. Sul sito sono presenti 100mila annunci per gli affitti e i due ideatori ricevono il 3% dai proprietari e il 10% dagli ospiti. Ma non è tutto oro quello che luccica. Tralasciando il malcontento degli albergatori, sottoposti a regolamenti e leggi, ci sono anche problemi legali legati al subaffitto in alcuni edifici. E per questo motivo Airbnb ha ricevuto 483 cause lo scorso anno, numero destinato a raddoppiare quest’anno. Ma oltre ai problemi “burocratici” ne esistono altri ancora peggiori. Ecco cosa dice una donna di San Francisco che han affittato la sua casa ad un utente del sito.

Hanno fatto un buco nell’anta di un armadio che avevo chiuso a chiave e ci hanno trovato dentro passaporto, soldi, carta di credito e alcuni gioielli di mia nonna che avevo nascosto. Hanno rubato la mia macchina fotografica, il mio iPod, un portatile e il disco rigido in cui avevo salvato tutte le mie foto, i diari, insomma… la mia intera vita. Hanno trovato il mio certificato di nascita e la mia carta dell’assistenza sanitaria, che penso abbiano fotocopiato usando la fotocopiatrice che avevo gentilmente messo a disposizione degli ospiti in caso di necessità. La cucina era un disastro: il lavandino era pieno di piatti sporchi, pentole usate e panni bruciacchiati e rovinati. C’era detersivo in polvere sparso dappertutto: sui piani della cucina, sui mobili di legno, sulla bellissima e nuova testiera del mio letto, sulla scrivania, nella stampante. Dal bagno arrivava una tremenda puzza di cadavere (ancora adesso) mentre il lavandino è stato riempito con una sostanza gialla e grumosa .

Per la donna oltre al danno è arrivata anche la beffa: mentre l’ospite era nel suo appartamento le scriveva email amichevoli, ringraziandola per l’ospitalità.
Quello che viene rimproverato all’azienda è il fatto non poter mettere in comunicazioni proprietari e utenti ma lasciare che sia Airbnb a scremare gli utenti, verificandone la credibilità su chissà quali principi.

Anche Troy Dayton si è trovato in una situazione altrettanto spiacevole:

Circa due mesi fa, mi è successo qualcosa di molto simile oltre ad avermi rubato cose di valore, i ladri hanno fatto danni per centinaia di dollari e hanno lasciato casa piena di siringhe di metamfetamina. In più, si è scoperto che erano pericolosi ladri d’identità. Ecco perché, temendo per la mia stessa incolumità, sono stato via da casa a lungo dopo l’incidente”.

Anche per lui, la beffa è arrivata puntuale, ma questa volta dall’azienda stessa che, come rimborso, gli ha offerto 21 giorni gratis in un’altra casa del circuito.

Via | Wired


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