News Metodo Di Bella: disperato appello dei malati di cancro a Papa Francesco

Creato il 10 agosto 2014 da Ardhita

GLI ANTEFATTI: PERCHE' LA LETTERA AL PAPA?
1° luglio 2014: I malati di cancro in cura con il Metodo Di Bella scrivono una lettera a Papa Francesco.La lettera, firmata da 416 persone contiene anche gli allegati con la documentazione scientifica del

"Il Poeta della scienza"

Metodo Di Bella e le testimonianze dirette dei firmatari.
Questo appello è nato per la grave condizione che devono affrontare i malati di cancro che scelgono il MDB, in molti casi dopo che le terapie ufficiali falliscono e non offrono altre alternative.Da cinquant'anni il Professor Luigi Di Bella,scomparso nel 2003, ha creato il MDB, per curare il cancro, ma le spese per le cure sono a totale carico del paziente .Nonostante i costi siano nettamente inferiori alle terapie tradizionali e l'efficacia del Metodo che in molti casi evita operazioni chirurgiche, ricoveri,e farebbe risparmiare la Sanità, molti malati si trovano in condizioni drammatiche, costretti ad interrompere le cure per l'impossibilità di sostenerne le spese.

Giacomo

Casi dolorosi in cui dopo che le cure ufficiali per il cancro non offrono più speranze, i malati si vedono negare il diritto al MDB,  come ad esempio nel caso di Giacomo.
Giacomo  ha 17 anni e dall'età di 12 combatte con un linfoma di Hodghin. E' stato provato tutto quel che la medicina tradizionale  offre. Nonostante ciòil cancro continua a ripresentarsi. Da poco più di un anno ha intrapreso il MDB  che sta dando buoni risultati , ma non può più continuare la cura perchè nonè  in grado di sostenerne le spese.
Per questo ha aperto un sito confidando nella solidarietà delle persone http://www.buonacausa.org/cause/aiutiamo-giacomo-a-vivere
Molti malati inoltre, quando ottengono la guarigione o un notevole miglioramento, devono intraprendere una nuova battaglia oltre quella del cancro, quella  giudiziaria, e la patata bollente passa alla Magistratura, ad oggi più di 2.000 le sentenze a favore di malati.Ma nonostante i giudici diano in molti casi ragione ai pazienti, ora lo Stato ha adottato una nuova strategia: vi sono casi clamorosi come quello di Barbara Bartorelli http://cronacadiungirasole.blogspot.it/2013/03/normal-0-14-false-false-false-it-x-none.html e  Flora Nardelli
http://cronacadiungirasole.blogspot.it/2013/05/storico-ritorno-di-bella-alla-rai.html in cui la Asl, facendo ricorso, richiede il risarcimento delle spese erogate in precedenza per guarirle!Una condizione ormai divenuta insostenibile e paradossale, dove  si assiste impotenti alla

Protesta del '96

disperazione dei malati, una situazione molto simile  a quella del 96 conclusasi con le proteste in piazza, ma aggravata oggi da una crisi economica senza precedenti.

Il Professore con Adolfo e Giuseppe Di Bella

Lo Stato nel 96, per zittire le proteste, con alcuni decreti ha cercato prima di rendere illegale la Melatonina(decreto ritirato poi frettolosamente dal Prof. Garattini), per poi scoraggiare i malati, ha aumentato vergognosamente i costi della Somatostatina (elemento indispensabile della cura) rendendola inaccessibile, e per questo dobbiamo ringraziare l'ex ministro della Sanità Rosi Bindi, ora Ministro dell'antimafia!
Passati alle minacce  ai medici che avessero prescritto i farmaci e  intimidazioni al Professor Di Bella risultate inutili, hanno infine chiuso il cerchio decretando l'inefficacia del MDB con una sperimentazione molto discutibile(di cui troverete in fondo all'articolo la documentazione).Ma la realtà è che ancora oggi, grazie all'opera instancabile del figlio del Professore, il Dottor Giuseppe Di Bella, che ha portato avanti il lavoro del padre e  di Adolfo Di Bella, che si è occupato dell'informazione e aiutando i malati attraverso il Forum Di Bella,  molte persone colpite dal cancro, sono ancor oggi in cura con il Metodo Di Bella.Dopo anni di lotta e speranze deluse, scoraggiati dalla mancanza di risposte dallo Stato per risolvere il problema, i pazienti esasperati hanno pensato di appellarsi a Papa Francesco.Dopo il testo della lettera, l'intervista a Bruno Zanella, uno dei principali promotori della lettera, guarito egli stesso da un tumore alla prostata grazie al Dott. Di Bella, senza aver mai intrapreso alcuna altra cura.
LETTERA AL PAPA

A Sua Santità Francesco
città del Vaticano
Buon giorno Santità
sarò sintetico per non sottrarle più tempo del necessario.
lo hanno chiamato "Il Poeta della Scienza"
li curava gratuitamente
qualche volta pagava loro anche le medicine
un peccato m o r t a l e per il “mondo” che conta
è stato un caso mediatico a fine anni 90 il prof. Luigi Di Bellastudiava sotto i lampioni dell'illuminazione pubblica per risparmiare

quanta povertà ha vissuto
tre lauree
due docenze universitarie
concorsi vinti... sempre primo
collaboratore ed allievo di un candidato al premio Nobel per 8 anni
la commovente lettera di separazione tra i dueMarconi lo vuole all'istituto che dirige

Papa Francesco

un bimbo gli muore tra le braccianasce il suo Metodo per combattere il cancrocosta molto agli ammalatise lo devono pagarecosta poco alla sanità pubblica
molto meno dei protocolli ufficiali
la vergogna di una sperimentazione fasulla
una decina i componenti del Metodo
ogni componente si rivela antitumorale nei 30 anni che seguono
come non chiedersi come abbia precorso la scienza di trent'anni
immensa letteratura scientifica conferma questo
le hanno provate tutte per fermarlo
ci manca dal 2003
l'opera indefessa dei due figli per non disperdere il suo tesoro
17.000 gli iscritti al gruppo di sostegno Facebook
crescono al ritmo di 300 nuovi iscritti al mese
non si contano le testimonianze a favore
di persone guarite, compresa la mia
di parenti di persone che hanno salutato la vita con dignità
senza la devastazione delle cure imposte dai protocolli ufficiali
prolungando la vita ben oltre le medie statistiche
Don Alessandro Pronzato su di lui:
"Credo noi dobbiamo ringraziare il Signore per averci fatto dono
di una creatura come questa..."
e c c o
siamo di nuovo sotto attacco mediatico
con evidenze di coordinamento
preludio di azioni ancora più restrittive
per gli ammalati stremati per sostenere le spese
chiediamo accoratamente un suo autorevole intervento
si tratta di milioni di ammalati nel mondo
non sappiamo come lei possa agire
sicuramente con la preghiera che agisce sul cuore di Dio
che le chiediamo perché questa verità non venga soffocata
non vogliamo "farci rubare la speranza"
Grazie infinite per la sua attenzione.
Un ammalato di cancro in remissione di malattia,
anche a nome di alcuni del gruppo Metodo Di Bella di Facebook e amici.
Bruno Zanella
P.S.
fosse possibile una nostra delegazione verrebbe volentieri ad una sua udienza pubblica nella speranza
che lei possa accennare al caso.
Le allego
- una traccia per facilitarle l'informazione scientifica anche attraverso i sui collaboratori
- una sintesi della presentazione del libro “Il Poeta Della Scienza” fatta da don Alessandro Pronzato
- la lista degli amici cofirmatari di questa missiva
- la mia testimonianza
- un dischetto con la versione digitale di tutto questo
I miei riferimenti:
Bruno Zanella

INTERVISTA ABRUNO ZANELLA

D Bruno, lei è uno dei promotori della lettera a Papa Francesco.R Sì, si discuteva sul gruppo Facebook dei sostenitori del Metodo Di Bella, sull'opportunità di coinvolgere il Papa per un aiuto nella lotta per ottenere, se non un riconoscimento della cura, almeno la riclassificazione in fascia A, quella a carico del SSN, di alcuni costosissimi farmaci.Alla mia proposta di scrivere una lettera qualcuno mi ha chiesto di scriverla e così è nata...
D Che cosa potrebbe fare in concreto il Papa?R Quando si dice “concreto” forse si intende escludere quello che si può fare sul piano religioso, soprattutto quello che riguarda il rapporto con Dio. Per quanto mi riguarda, da cattolico praticante, intendo che sia molto “concreto” rivolgersi a Dio nella preghiera perché la preghiera agisce sul cuore di Dio e Dio è onnipotente.Dio poi vuole collaborazione fattiva da parte nostra, nei limiti delle nostre possibilità, però, se vuole accogliere la nostra preghiera, ci garantisce il risultato. Cito spesso il salmo 127 che dice: “Se il Signore non costruisce la casa,invano si affaticano i costruttori; se il Signore non protegge la città, invano vegliano le guardie. Invano vi alzate di buon mattino e tardi andate a riposare e mangiate pane tribolato; egli dà altrettanto a quelli che ama, mentre essi dormono” Ecco, il Papa potrebbe pregare, poi chiedere ispirazione per come agire fattivamente ed agire di conseguenza. Non oso suggerire come... preferisco lo faccia lo Spirito Santo. Ovviamente il Papa dovrà anche convincersi della bontà della cura e per questo ho allegato la documentazione scientifica.
D Che significato in più ha per un cattolico, una lettera scritta a colui che ha in mano le redini della Chiesa?R Il Papa è universalmente riconosciuto come una delle massime autorità morale mondiali anche dai non cattolici. Per un cattolico ha un significato in più che è quello religioso, della propria religione.
D Quando è stata spedita la lettera e perché riponete speranza in quest’appello?R La lettera è stata spedita il primo luglio scorso. La “mia” speranza sta nella convinzione che il Papa abbia sete di verità soprattutto quando questa si sposa con il bene di una parte non piccola dell'umanità. In fin dei conti il giudizio finale, secondo il Vangelo, si basa sulle opere dettate dall'amore verso gli uomini.
D Avete ricevuto una risposta?R Non ancora, presumo che il tempo per documentarsi sull'efficacia della cura non sia poco.
D Quanti sono i malati in cura col MDB?R Migliaia, ma non saprei dire quanti. Gli iscritti al gruppo di sostegno di Facebook sono quasi 18.000
D Questa bellissima lettera è frutto della solidarietà nata tra i malati che aderiscono al gruppo

Gruppo Facebook MDBdalcancrosipuòguarire!

Facebook e al forum Di Bella, gestito da Adolfo Di Bella. Quanto conta la solidarietà nella disperazione di chi è malato di cancro, che oltre ad affrontare la malattia, molto spesso non può permettersi una cura che in
molti casi è l’unica salvezza?
R La solidarietà tra ammalati, soprattutto quella morale è importantissima. Quella materiale anche, ma purtroppo è molto limitata essendo quasi tutti alle prese con grandi spese per potersi curare.
D Vuole aggiungere un messaggio?R Sì certo. Vorrei dire che l'aver centralizzato i protocolli di cura e tolto ai medici la facoltà dicurare le persone in “scienza e coscienza” (la “coscienza” è stata recentissimamente tolta dalcodice deontologico dei medici) esponendoli a rischi personali in caso di fallimento delle cure, haportato ad un facile controllo dei potentati economici sulla Sanità, la principale voce di spesa per leregioni. Ho perso la fiducia in questo sistema. Sarà una dura lotta poter ottenere la libertà di cura,come del resto sancito dalla nostra disattesa costituzione.Grazie per avermi intervistato.
Bruno Zanella
Grazie a lei Bruno per la sua disponibilità 
1° allegato alla lettera
PREFAZIONE DI DON PRONZATO AL LIBRO "IL POETA DELLA SCIENZA"
Non è la prima volta che la biografia "Il poeta della Scienza" viene posta all'attenzione di un Papa.
Ecco alcuni stralci della prefazione di Don Pronzato alla Biografia di Adolfo Di Bella.
http://www.amazon.it/poeta-della-scienza-professore-Luigi/dp/8862612788/ref=sr_1_1/278-7207417-4005261?s=books&ie=UTF8&qid=1407666709&sr=1-1&keywords=il+poeta+della+scienza

Don Pronzato e Papa Wojtyła

Don Pronzato e Papa Ratzinger


"Credo noi dobbiamo ringraziare il Signore per averci fatto dono di una creatura come
questa..."
"...lo stupore, perché ci sono ancora questi uomini
in mezzo a noi, che ci hanno lasciato qualcosa che
non scompare …"
“Mi è bastato però un incontro nel suo laboratorio.
Ed è stato un incontro che mi ha segnato
profondamente..."
"mi parlava di certi bambini colpiti dalla leucemia e
andava a cercare negli scaffali della sua libreria quel determinato testo: invece del
segnalibro c'era la fotografia del bambino, e lui guardava quel bambino con un intensa
commozione"
"Un uomo retto, con diverse caratteristiche: direi, prima
di tutto, un uomo pulito..."
"Luigi Di Bella è stato un resistente, contro
l'appiattimento generale, contro il denaro corruttore."
"Io, che di mestiere faccio il giornalista, lo scrittore, e
quindi maneggio le parole con una certa disinvoltura, di
fronte a lui mi sentivo intimidito, perché mi accorgevo
che avevo davanti un uomo che le parole le pesava, non parlava a vanvera"
"...non posso trascurare di mettere in evidenza anche una malattia che aveva il Prof. Di
Bella, una malattia incurabile: era allergico al denaro..."
"ha percorso una vera Via Crucis fatta di colpi bassi, di umiliazioni, di incomprensioni, di
cattiverie assortite"
"...parlare del Professore significa sfiorare una miniera dalla quale si potrebbero trarre
infiniti tesori. Come sacerdote, desidero esprimere la mia consapevolezza, quella
consapevolezza ricavata dall'incontro con lui ed anche dal racconto che di lui mi faceva
l'amico. Era un uomo che ti faceva sentire il passaggio di Dio..."
"Una scrittrice del nostro tempo ha detto che quando noi incontriamo uomini come lui,
non ci accorgiamo che ci è passato accanto Iddio, perché ci è passato accanto l'uomo:
ma Dio e quell'uomo sono una cosa sola. Ecco perché sento il bisogno di ringraziare il
Signore per avercelo dato e per ringraziare lui per essere stato quello che è stato ed
avere fatto quello che ha fatto"
Per chi fosse interessato ad approfondire la storia del MDB e la sperimentazione, questa è la documentazione allegata alla lettera indirizzata al Papa, un ottimo promemoria per diffondere la storia vera del Metodo Di Bella.

2° allegato alla lettera 
LA CREDIBILITÀ SCIENTIFICA DEL MDB
Qualche cenno biografico-accademico del prof. Luigi Di Bella
1912- nasce a Linguaglossa (Catania), sulle pendici dell'Etna. 1930- conseguita la maturità scientifica, si iscrive alla facoltà di Medicina dopo essersi reso economicamente indipendente grazie ad un premio vinto in un concorso nazionale.
1931- il Prof. Pietro Tullio, candidato al Premio Nobel nel 1930 e nel 1932,lo vuole come assistente nonostante sia al primo anno. (www.nobelprize.org/nomination/medicine/nomination.php?action=show&showid=1638)www.nobelprize.org/nomination/medicine/nomination.php?action=show&showid=1414)- ancora diciannovenne, pubblica sul Bollettino della Società Italiana di Biologia Sperimentale (Vol. VII) il suo primo lavoro:"Eccitazione neuromuscolare mediante campi elettrici variabili" (Prof. Pietro Tullio e Luigi Di Bella, allievo interno) 1932-1935-- pubblica altri 9 lavori su Boll. SIBS e Arch. Sc. Biologiche in collaborazione con il Prof. Tullio 1935 - vince uno dei 21 "Premi Littorio" della Società Italiana per il progresso delle Scienze 1936 - vince la Borsa di studio "G.B. Queirolo" presso l'Università di Pisa - si laurea in Medicina con il massimo dei voti e la lode 1936 - supera il concorso per assistenti e, ventiquattrenne, inizia ad insegnare all'Università di Parma fisiologia e chimica biologica - riceve un premio dall'allora presidente del CNR, Guglielmo Marconi, rimasto colpito da un suo lavoro, che gli propone di lavorare presso il CNR

Lettera Prof. Tullio

come ricercatore. 1938- laurea in farmacia e chimica - scrive un testo di Chimica Biologica, nel quale sono già contenute anticipazioni (retinoidi) di successive acquisizioni. - la lettera di commiato del prof. Pietro Tullio che si trasferisce a Genova e vorrebbe che Di Bella lo seguisse 1940-1941- primi lavori pubblicati (Boll. Sc. Biol., Arch. It. di Fisiologia) su vitamina A e Betacarotene - Negli anni 1941/43, col grado di capitano medico, dirige due ospedali militari in Grecia 1948- consegue la libera docenza in Fisiologia Umana in settembre, (classificandosi primo fra sessanta concorrenti) e nel novembre successivo in Chimica Biologica (primo fra 28 concorrenti). Questa parte di biografia-scientifica è stata scritta qui molto sinteticamente allo scopo di dare una prima idea della serietà e competenza dell'uomo Luigi Di Bella. Se questo ha stimolato l'interesse a proseguire si può meglio vedere, anche per il seguito, nelle pagine del sito “dibellainsieme” gestito dal figlio Adolfo Di Bella. http://www.dibellainsieme.org/sezione.do?nome=biografiaProfLuigiDiBellahttp://www.dibellainsieme.org/discussione.do?idDiscussione=19571&hideComments=true
CONGRESSI IN CUI SONO STATI PRESENTATI CASI CLINICI IN TRATTAMENTO CON MDB(METODO DI BELLA)Si evidenziano i risultati superiori alle attuali terapie oncologiche in termini di sopravvivenza, risposta obiettiva e qualità di vita (vedasi anche in www.metododibella.org)

1° Congresso Nazionale sul Metodo Di Bella, svoltosi a Bologna il 8 e 9 Maggio 2004, “Bioterapia onee Tema congressuale:Inibitori dei fattori di crescita, principi prodifferenzianti e proapoptotici.” presentati 122 casi trattati con MDB
2° Congresso Nazionale sul Metodo Di Bella, svoltosi a Milano il 19 Novembre 2005 Tema congressuale: “Somatostatina e melatonina in oncoterapia” presentati 120 casi trattati con
MDB
95° Congresso Nazionale SIO (Società italiana di otorino Laringoiatria) Torino 2008 Relazione presentata dal Dr Giuseppe Di Bella e pubblicata agli atti . “Target therapy: Risposta alla terapia biologica di 18 carcinomi della testa e del collo”... presentati 18 casi trattati
con MDB... :
Congresso del 16 gennaio 2010 presso la Repubblica di S Marino .Tema congressuale:” Terapia biologica delle patologia neoplastiche e degenerative “Atti pubblicati su www.metododibella.org presentati 12 casi trattati con MDB

Un articolo sul metodo Di Bella

3° congresso mondiale di oncologia di Singapore BIT's 3rd World Cancer Congress (WCC)2010-
June 22-25, 2010.Relazione presentata dal Dr Giuseppe Di Bella e pubblicata agli atti del congresso Titolo: Biological Oncotherapy According to The Di Bella Method (DBM), With The Synergic Use of Somatostatin and/or Octreotide, Bromocryptin and/or Cabergoline, Melatonin, Retinoids, Vitamins E, D3, and C, Chondroitin Sulfate, Calcium, and Minimal Apoptotic, Non Cytolytic Doses of Cyclophosphamide or Oncocarbide. Rationale of The DBM, and Results of 553 Cases of 29 Different Histotypes. Track 5-10: Clinical Update on Combination Cancer Therapy Time: June 4,2010 Thursday 15:25-16:25 Place: Singapore EXPO, Singapore
Congresso promosso dall’Accademia delle Scienze RSM sulle medicine convenzionali e
complementari 23-24 ottobre 2010. Repubblica di S Marino. Tema : “Nuove linnee di oncoterapia biologica” .Relazione del Dr Giuseppe Di Bella “ Il Metodo Di Bella evidenze scientifiche e conferme cliniche
The 4th World Cancer Congress 2011 – Dalian, China(4° congresso mondiale di oncologia) inserite nel programma ,presentate accettate discusse senza contestazioni ma con apprezzamento
e interesse, e pubblicate agli atti tre relazioni sul MDB .
Il Dr Di Bella è stato invitato a presiedere una seduta del congresso.

Riduzione di un tumore

1) Session Name: Track 5-10: Clinical Update on Combination Cancer Therap13:30-17:30, May 25, 2011 (Wednesday) Title: The Di Bella Method (DBM) improves survival, objective response and performance status in breast cancer Dr Giuseppe Di Bella – Di Bella Foundation - Italy 2) Session Name: Track 5-10: Clinical Update on Combination Cancer Therapy Chronic Lymphocytic Leukemia: Long-Lasting Remission with Di Bella Multitherapy Dr Mauro Todisco, Di Bella Foundation - Italy 3) Somatostatin, Retinoids, Melatonin, Vitamin D, Bromocriptine, and Cyclophosphamide in Chemotherapy-naïve or Chemotherapy-Pretreated Patients with Advanced Non–Small-Cell Lung Cancer.Dr. Achille Norsa Di Bella Foundation - Italy
Diciassettesimo congresso europeo della società europea di ginecologia oncologica -Milano
17 th International Meeting of the European Society of Gynecological Oncology ESGO –
Milan Italy 11-14 September 2011 Dr Giuseppe Di Bella The biological treatment [ Di Bella Method ] has improved survival, objective response and performance status in 122 cases of mammary carcinoma
3° Congresso nazionale sul Metodo Di Bella , Bologna 9 giugno 2012:- Evidenze scientifiche
non valorizzate in oncoterapia:Immunoterapia - molecole differenzianti - antiproliferative

Alcune testimonianze (video)
https://www.youtube.com/watch?v=DCyWGD4OxLw
PUBBLICAZIONI SU RIVISTE SCIENTIFICHE INTERNAZIONALI RECENSITE DA MED.LINE WWW.PUBMED.GOV A CONFERMA DELLA VALIDITA'SCIENTIFICA DEL MDB
-Neuro Endocrinol Lett. 2013;34(7):660-8.Evaluation of the safety and efficacy of the first-line treatment with somatostatin combined with melatonin, retinoids, vitamin D3, and low doses of cyclophosphamide in 20 cases of breast cancer: a preliminary report.Di Bella G1, Mascia F2, Ricchi A2, Colori B3.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24378460 -Neuro Endocrinol Lett. 2012;33(3):249-56.The Di Bella Method (DBM) improved survival, objective response and performance status in a retrospective observational clinical study on 23 tumours of the head and neck.Di Bella G1, Colori B.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22635078-Neuro Endocrinol Lett. 2012;33(3):247-8.Laudatio for centenary of the birth of Luigi Di Bella, MD, PhD.Di Bella G1, Di Bella A, Gualano L.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22635077-Neuro Endocrinol Lett. 2011;32(6):751-62.The Di Bella Method (DBM) improved survival, objective response and performance status in a retrospective observational clinical study on 122 cases of breast cancer.Di Bella G.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22167148-Neuro Endocrinol Lett. 2011;32(6):751-62.The Di Bella Method (DBM) improved survival, objective response and performance status in a retrospective observational clinical study on 122 cases of breast cancer.Di Bella G.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22167148-Neuro Endocrinol Lett. 2010;31 Suppl 1:1-42.The Di Bella Method (DBM).Di Bella G.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20881933-Neuro Endocrinol Lett. 2009;30(4):437-49.Complete objective response of neuroblastoma to biological treatment.Di Bella G1, Colori B.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20010503-Neuro Endocrinol Lett. 2009;30(3):312-21.Complete objective response of oesophageal squamocellular carcinoma to biological treatment.Di Bella G1, Madarena M.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19855352-Neuro Endocrinol Lett. 2008 Dec;29(6):857-66.Complete objective response to biological therapy of plurifocal breast carcinoma.Di Bella G.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19112416-Cancer Biother Radiopharm. 2009 Jun;24(3):353-5. doi: 10.1089/cbr.2008.0570.Chronic lymphocytic leukemia: long-lasting remission with combination of cyclophosphamide, somatostatin, bromocriptine, retinoids, melatonin, and ACTH.Todisco M.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19538058?itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_RVDocSum&ordinalpos=1-J Pineal Res. 2007 Sep;43(2):214.Melatonin makes splenectomy unnecessary in two patients with idiopathic thrombocytopenic purpura refractory to corticosteroids.Todisco M.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17645700?itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_RVDocSum&ordinalpos=3-Am J Ther. 2007 Jan-Feb;14(1):113-5.Low-grade non-Hodgkin lymphoma at advanced stage: a case successfully treated with cyclophosphamide plus somatostatin, bromocriptine, retinoids, and melatonin.Todisco M.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17303979?itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_RVDocSum&ordinalpos=4-Am J Ther. 2006 Nov-Dec;13(6):556-7.Relapse of high-grade non-Hodgkin's lymphoma after autologous stem cell transplantation: a case successfully treated with cyclophosphamide plus somatostatin, bromocriptine, melatonin, retinoids, and ACTH.Todisco M.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17122540?itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_RVDocSum&ordinalpos=5Am J Ther. 2003 Mar-Apr;10(2):135-6.Severe bleeding symptoms in refractory idiopathic thrombocytopenic purpura: a case successfully treated with melatonin.Todisco M1, Casaccia P, Rossi 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Martino V.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16480333?itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_RVDocSum&ordinalpos=5-Cancer Biother Radiopharm. 2007 Feb;22(1):50-5.Somatostatin, retinoids, melatonin, vitamin D, bromocriptine, and cyclophosphamide in chemotherapy-pretreated patients with advanced lung adenocarcinoma and low performance status.Norsa A1, Martino V.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17627413?itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_RVDocSum&ordinalpos=3
PUBBLICAZIONI E RELAZIONI CONGRESSUALI DEL PROF.LUIGI DI BELLLA

30 delle oltre 282 1.Di Bella L, Gualano L Key aspects of melatonin physiology: thirty years of research . Neuro Endocrinol Lett. 2006 Aug;27(4):425-32. Review.PMID: 16892002 2.Di Bella L et al.Melatonin effects on megakaryocyte membrane patch-clamp outward K+ current. Med Sci Monit, 2002; 8(12): BR527-531 3.Di Bella L et al Somatostatin in cancer therapy. 2nd International Symposium of
Somatostatin, 1981. 4.Di Bella L Melatonin in cancer therapy. A satellite symposium of the 8th International Congress of Endocrinology, Hong Kong, Abstract from Symposium on melatonin and the pineal gland, 1988. 5.Di Bella L et al. Perspectives in Pineal functions. Progress in Brain Research, vol.52, Elsevier Publ. Co., Amsterdam, 1979. 6.Di Bella L et al.Platelet turnover as influenced by melatonin. International Symposium on Melatonin, 1980, N. Birau & W.Schloot (Eds.), pag.173-174. 7.Di Bella L et al.Red blood cells generation and melatonin. International Symposium on Melatonin, 1980, N.Birau & W.Schloot (Eds.), pag.175-176. 8.Di Bella L et al. Neurotropic action of melatonin. Satellite Meeting of International Society for Neurochemistry, 1981. 9.Di Bella L et al. Molecular mechanism of bone marrow thrombocytogenesis by melatonin. Second Colloquium of the European Study Group,1981. 10. Di Bella L et al.Bone marrow platelet production after melatonin i.v. infusion. Third colloquim of the European Pineal Study Group, Pécs, 1984. 11.Di Bella L et al.Some aspects of the neurothropic action of melatonin. Third colloquim of the European Pineal Study Group, Pécs, 1984. 12. Di Bella L et al. Melatonin in thrombocytogenesis. First Internationa Congress on Melatonin in humans, Vienna, 7 settembre 1985. 13. Di Bella L et al. The bone marrow on the megacariocytes as a substrates of melatonin action. XXX Congress Proceedings of the International Union of Physiological Sciences, Vancouver, July 13th, 1986. 14. Di Bella L et al. ‘Melatonin in Thrombocytogenesis’, Intern. Workshop, Tubingen, Sept.6-8, (1987), Rossi M.T. Published in The pineal Gland an Cancer Russel J. (Ed.), Reiter. 15. Di Bella L et al. Effect of Melatonin on circadian water intake by normal and tumorbearing rats, Riunione cong. SIBS-SIF-SINU, Ischia, 1994. 16. Di Bella L Melatonina dalla ricerca agli interventi – Atti del convegno – Reggio Calabria 23/01/97 17. Di Bella L Ruolo del. sistema abenulo-epifisario nella regolazione del tasso piastrinemico. Bol. SIBS, 1969, 45, 18. Di Bella L et al. Dinamica midollare dopo trattamento subacuto e cronico con Melatonina. Boll. SIBS, 1971, 47, Com.125. 19. Di Bella L Orientamenti fisiologici nella terapia delle emopatie. Boll. Sc. Med. 1974, 1-3. 20. Di Bella L Physiological Basis for a rational therapy of bone marrow diseases. XVIth Internat. Congr. of Hematol., Kyoto, 1976, 9-45. 21. Di Bella L et al. Azione mielotropa della Melatonina (MLT). Boll. SIBS, 1976, 52, Com.26. 22. Di Bella L et al.Effetti della somatostatina sulla funzione del midollo osseo. Boll. SIBS, 1977, 53, Com.42. 23. Di Bella L et al. L’aggregazione piastrinica in presenza di melatonina (MLT). Relazione alla Riunione della Società Italiana di Fisiologia, 25-26 Maggio 1979. 24. Di Bella L et al.Effetti della Melatonina (MLT) sulle piastrine in vitro. Boll. SIBS, 1979, 55, Com.114. 25. Di Bella L et al. Sul ruolo fisiologico della Melatonina (MLT) nella regolazione del tasso piastrinemico, Boll. SIBS; 1979, 55, Com. 68. 26. Di Bella L et al.Melatonin: an essential factor for the treatment and recovery from leukemia and cancer. International Symposium on Melatonin, 1980, N.Birau & W.Schloot (Eds), pag 161-162. 27. Di Bella L et al. Cytocalasin B influence on megacaryocyte patch-clamp. Congresso Internazionale di Amburgo, 27 agosto 1998. 28. Di Bella L. “Cancro: siamo sulla strada giusta?” Travel factory, 1998 29. Di Bella L, Rossi MT, Scalera G. Perspectives in pineal functions. Prog Brain Res. 1979; 52: 475-478.
LA SPERIMENTAZIONE UFFICIALE DEL 1998 (gravi e documentate anomalie)

La sperimentazione:Prof. Di Bella e Rosi Bindi

Le ricerche del Prof. Di Bella ed i risultati clinici ottenuti non mancarono di destare l’interesse di studiosi e luminari della medicina.
-Già nel 1969, in occasione della prima comunicazione della scoperta dell’influenza del sistema nervoso centrale sull’emopoiesi (congresso SIBS di Alghero), gli aveva manifestato la sua ammirazione il Prof. Giuseppe Moruzzi, considerato il più illustre fisiologo italiano del dopoguerra. Rimane, a testimoniarlo, una numerosa corrispondenza.
-Contemporaneamente il Prof. Edoardo Storti, primario di ematologia presso il Policlinico di
Modena, e tra i più illustri ematologi del dopoguerra, gli offrì collaborazione per i primigravi malattie ematologiche curati, alcuni dei quali furono seguìti presso il reparto di ematologia di Alessandria, diretto da un suo allievo di Storti. Come riscontrabile da corrispondenza successiva, il Prof. Storti, nonostante intimidazioni ricevute, continuò ad indirizzargli pazienti fino al 2002.
-Il Prof. Domenico Campanacci, luminare della medicina italiana, e sui cui testi di patologia generale si sono formate generazioni di medici italiani, lo invitò – in qualità di Presidente della Società Medico Chirurgica di Bologna -a tenere, il 6 dicembre 1973, presso la sede della Società, una conferenza sui percorsi sperimentali ed i primi risultati clinici ottenuti col suo Metodo. Dalla registrazione allora effettuata risulta anche l’evidente ammirazione del Prof. 99Campanacci per la profondità e complessità delle ricerche del collega (“…noi, che siamo lontani dal mondo della ricerca sperimentale, rimaniamo sbigottiti di fronte alla complessità delle ricerche svolte e del numero dei dati”; e, più avanti, a proposito della terapia “…ritengo esistano tutte le condizioni per un suo impiego”.
-Lo stesso dicasi per l’illustre farmacologo Prof. Emilio Trabucchi (Milano), che lo invitò, nel gennaio 1974, a tenere una conferenza presso il proprio istituto. Di quanto affermato esiste abbondante documentazione probatoria. Nonostante al tempo si stimasse fossero fra i 300 ed i 500, in tutto il mondo, i casi di leucemici che avessero raggiunto i 5 anni di sopravvivenza, e nonostante la stampa del tempo – nazionale ed estera -avesse dato ampio risalto alle prime testimonianze di remissione e guarigione di malattie ematologiche (leucemie linfatiche acute e mieloidi, piatrinopenie, trombocitopenie, talassemie, mielomi, ecc.) lo scienziato non solo non ricevette alcuna richiesta di approfondimenti né alcuna proposta di collaborazione da parte delle istituzioni sanitarie, ma fu vittima di intimidazioni nell’ambiente accademico e perfino di
attentati alla sua vita.
-Analoga stima ed analogo interesse dimostrarono anche numerosi ricercatori stranieri, tra i quali
D. Gupta, L. Pauling (premio Nobel), R. Reiter. In Italia venne adottata una strategia di censura e indifferenza, con pressioni sui mezzi d’informazione perché non trattassero l’argomento. I vertici dell’ematologia e dell’oncologia nazionale erano perfettamente a conoscenza di numerosi casi di remissione e guarigione (non pochi dei quali tuttora in vita), per la semplice ragione che le diagnosi analitiche e per immagini, sia iniziali che di monitoraggio, sono sempre state eseguite presso pubblici ospedali. Se ne trova dimostrazione anche nei verbali di successive e sfavorevoli valutazione della Commissione Oncologica, che commentano prescrizioni dello scienziato.
Il potere farmaceutico, sempre più capillarmente infiltrato nel tessuto istituzionale di molti Paesi, considerato il men che mediocre interesse economico la terapia (i cui componenti sono costituiti da sostanze fisiologiche conosciute e studiate fin a livello di azione endocellulare, ma non brevettabili e, quindi, di nulla convenienza sotto il profilo economico), ha sempre visto la terapia
quale pericolosa minaccia al business montante. Questa, fondamentalmente, la principale fonte di ostilità, alla quale si accompagnò quella di matrice accademica, alla prima strettamente collegata.
E’ da osservare infine che il Mdb sia l’esatto opposto delle “terapie alternative”, muovendosi nel solco rigoroso della medicina scientifica tradizionale. I suoi componenti sono – come avvertito – perfettamente conosciuti, privi di tossicità e recepiti dalla farmacopea ufficiale.

Un articolo degli anni 70

I clamori iniziati negli anni 1995/96 derivarono non da pretese oscure manovre, ma dall’ormai rilevante numero di pazienti che avevano avuto benefici dalla terapia, i quali si organizzarono in associazioni e fecero sentire la propria voce. Quindi la diffusione del Metodo si dovette al meccanismo di “passaparola”, che, come ovvio, difficilmente può spiegarsi se non con l’evidenza dei risultati provati ed osservati dagli stessi pazienti e dai loro familiari.
Di qui, perdurando ed anzi intensificandosi l’ostilità, il contenzioso tra istituzioni sanitarie e pazienti arrivò ad un picco con il rapido e doloso aumento del prezzo di alcuni farmaci (la somatostatina passò infatti da 80 a 516mila lire per dose giornaliera), configurando una grave violazione dei diritti fondamentali della persona, quali il diritto alla libertà di cura ed il diritto alla vita.
Di fronte alla crescente impopolarità, a manifestazioni di piazza per l’impossibilità di curarsi ed al moltiplicarsi delle testimonianze positive (tutte sorrette – è bene ricordarlo – da documentazione clinica ospedaliera), gli ambienti ostili idearono una sperimentazione priva di qualsiasi crisma di scientificità ed obiettività per “sbarazzarsi”, una volta per tutte, dalla terapia. Il Prof. Di Bella fu anche accusato di ledere l’eticità professionale per il fatto di rifiutare compensi per la sua opera…. Lo scienziato, pur rifiutando – sotto il profilo medico/scientifico – la ratio di un verifica, alla luce dell’ormai imponente letteratura internazionale, e pur assai dubbioso ed esitante, accettò di acconsentire a questa verifica per tre ragioni fondamentali: 1)La speranza di alleviare i disagi e le discriminazioni patiti da migliaia di pazienti 2) Non voler essere causa di tensioni sociali 3) Le assicurazioni di una prova corretta ed obiettiva da parte dell’allora titolare del dicastero.
Le numerose anomalie, alcune letteralmente scandalose, non sono il frutto di legittime critiche dei fautori del Mdb e men che meno di pretestuosità, ma emergono con clamorosa evidenza dagli stessi documenti ufficiali e da indagini delle forze dell’ordine. Immediatamente dopo l’inizio della prova, sulla base di notizie che svelavano le vere finalità, prese le distanze da questa, rifiutandosi decisamente di attribuirvi un benché minimo valore obiettivo.
Nell’impossibilità – causa l’obbligata brevità di spazio di questo scritto – di dettagliare tutte le anomalie e tutti i motivi di invalidazione, se ne citano sinteticamente le principali ragioni di inattendibilità della prova.
1)La più grave è “l’impianto” stesso della prova. Si trattava di valutare se la terapia farmacologica ufficiale (chemioterapia) fosse meno, più o egualmente efficace del metodo Di Bella. Era questa
la risposta che attendeva l’opinione pubblica. Per darla, era indispensabile e ineludibile – cosa lapalissiana -mettere a confronto le due metodologie su due gruppi di pazienti rigorosamente omogenei, uno trattato con chemio, l’altro con Mdb. E’ quello che viene definito “studio randomizzato”. E’ evidente che non lo si fece (nonostante la diversa opinione del Prof. Veronesi) perché non sarebbe stato possibile farlo stanti le condizioni terminali degli arruolati. Quindi gli ammalati erano troppo compromessi per le terapie canoniche, ma non troppo per il Mdb! Già da questo balza evidente la volontà pervicace di puntare ad un verdetto negativo precostituito. Come si dirà di seguito, la mancata randomizzazione (oltre ad altri appunti) fu una delle critiche più severe mosse dalla massima rivista scientifica mondiale, il British Medical Journal (BMJ), come dettagliato sub . Già da questo rilievo qualsiasi parere onesto e responsabile non può che concludere, senza voler considerare quanto segue, che alla cd. Sperimentazione del ’98 non può attribuirsi che una sola valenza: il Mdb non sarebbe in grado di guarire pazienti terminali, giudicati non solo non guaribili, ma nemmeno “curabili” con qualsivoglia strumento terapeutico, e con una sopravvivenza stimata inferiore (nel migliore dei casi) a 90 giorni.
2)Un falso in atto pubblico? La risposta ad un’ovvia spontanea domanda – perché il Prof. Di Bella avrebbe accettato questo evidente ed assoluto ostacolo all’attività della sua terapia – è data da documenti ufficiali inoppugnabili. Lo scienziato partecipò ad un incontro con rappresentanti della comm.ne oncologica, alla presenza dell’allora titolare del dicastero della sanità, il 22 gennaio 1998 a Bologna. Dal verbale della riunione si apprende: a) che non fu possibile formalizzare le pretese intese raggiunte b) che il Prof. Di Bella non poté, di conseguenza, firmare nulla c) che il testo definitivo, redatto sulla base di appunti presi dai commissari…., venne redatto dagli stessi, assente l’ideatore della terapia, il giorno successivo, 23 gennaio, a Siena, dove dovevano recarsi per incombenze di carattere universitario. Di conseguenza – anche questo è lapalissiano – quando era presente lo scienziato non era pronto l’atto da firmare, quando questo fu pronto non era presente il prof. Di Bella…. I “protocolli”, perciò (criteri di arruolamento, schemi terapeutici, criteri di valutazione ed esclusione), recando un luogo – Siena – ed una data – 23 gennaio 1998 – che vedevano provatamente assente chi doveva sottoscriverli, costituiscono un clamoroso falso in atto pubblico: un semplice rogito di compravendita sarebbe nullo ad substantiam senza contestualità di firma in luogo e data precisati e provati. La circostanza si aggrava ulteriormente, sotto il profilo giuridico e morale, in quanto i documenti ufficiali non precisano né quando né dove sarebbe avvenuta la firma. Manca, a conferma di quanto osservato, un verbale del perfezionamento dell’atto. Il “giallo” (che giallo non è”…, si complica ulteriormente dato che tra i documenti della sperimentazione sequestrati il 24.11.98 dai Carabinieri dei Nas di Roma presso il Cons. Sup. della Sanità figura uno schema autografo del Prof. Di Bella, da lui firmato, recante dieci farmaci fondamentali (corredati da precisazioni sui criteri d’impiego) contro i 4 figuranti nei protocolli ufficiali, e datato 31 gennaio 1998. E’ ovvio che non possono conciliarsi due documenti del tutto inconciliabili, né può avere alcuna spiegazione, stante quanto sopra, la ragione ed il significato di una seconda e del tutto difforme statuizione. D’altronde il prof. Di Bella, non appena ricevuta copia dei protocolli, dichiarò di non essersi mai sognato di firmare un testo simile, ipotizzando un falso od un riproduzione artificiosa della firma, e dichiarando che aveva firmato un solo documento: quello relativo alla preparazione dei due galenici presenti nella terapia, avvenuta a Roma il 31 gennaio 1998. E’ evidente che i protocolli in parola, alternati al testo della preparazione dei galenici, furono sottoposti allo scienziato in questa occasione, forse contando sui suoi problemi di vista. La circostanza appare confermata non solo dal citato schema autografo in pari data, ma anche da osservazioni di collaboratori del dr. Guariniello, i quali fecero notare allo scienziato che la sua firma appariva alla stessa distanza dal margine inferiore del foglio e con la stessa inclinazione, così come avviene quando, dovendosi sottoporre a firma un documento corposo, si sfasano le pagine per una più rapida effettuazione della firma.
Come anticipato, le condizioni di arruolamento dei pazienti erano antitetiche rispetto a quelle richieste dal Prof. Luigi Di Bella, il quale aveva precisato in più occasioni e nelle intese preliminari che il suo metodo dava risultati direttamente proporzionali alla precocità di applicazione, e inversamente al numero e intensità dei cicli chemio e/o radioterapici pregressi. I pazienti erano invece chemiotrattati e/o radiotrattati per l’81% e non “più suscettibili di trattamento”, oltre che in stadiazione avanzatissima . Quelli non pretrattati avevano una prognosi di pochi giorni. Questa, a seconda dei protocolli, variava da 11 giorni (sic) ad un massimo di 90 giorni di sopravvivenza stimata (Rapporti Istisan: 98/17 e 98/24). Condizioni nelle quali il  paziente viene affidato all’assistenza domiciliare, dopo un crudo e laconico “non c’è più niente da fare”.
3)Criteri di valutazione: in pazienti di fatto moribondi e dichiarati “non più trattabili” o “non trattabili”, si pretese, per dichiarare una “risposta parziale”, la riduzione di almeno il 50% di riduzione della massa tumorale in meno di tre mesi. Di fatto (Rapporti Istisan) la terapia venne interrotta nell’86% dei casi prima di questo pur insignificante periodo. Oltre a questo, la riduzione di massa venne considerato come l’unico, disattendendo ei criteri di valutazione di una terapia biologica (e non citotossica) come il Mdb, e per di più nel medio medio-lungo e non nel breve termine. Lo scienziato aveva in oltre dichiarato (conferenza presso Comm.ne Affari sociali della Camera) che i tempi per poter rilevare i benefici della terapia non erano mai brevi. Furono quindi adottati, per una terapia biologica, tempi e criteri di valutazione propri delle terapie citolitiche, disattendendo inoltre i criteri del National Cancer Institute (NCI) relativamente alla progettazione e obiettivi delle sperimentazioni cliniche. Il NCI ritiene infatti le progettazioni più affidabili quelle in doppio cieco e con gruppo di controllo, subito dopo quelle con gruppo di controllo, e a livello infimo la raccolta di casi clinici, quest’ultima, la meno scientificamente significativa, fu adottata per la sperimentazione del MDB. Relativamente agli obiettivi, quello primario per il NCI è la sopravvivenza, subito dopo la qualità di vita, infine le dimensioni della neoplasia. Come si dirà sub , a dispetto delle certosine misure adottate per sabotare la terapia e precostituire il verdetto, sarà proprio il criterio oggi di gran lunga prevalentemente adottato, la sopravvivenza, a smentire il catastrofico sarcasmo delle conclusioni, obbligando i responsabili della sperimentazione a censurare la diffusione del dato all’opinione pubblica.
4) Lacunosità dei farmaci previsti: tre (nel migliore dei casi, quattro) sui dieci elencati nello schema autografo del Prof. Di Bella. A questo occorre aggiungere la prevalente disattesa della somministrazione di somatostatina e/o Octreotide (analogo della somatostatina) con infusione

Farmaci scaduti nella sperimentazione

temporizzata a 8-12 ore, senza il quale accorgimento, ieri come oggi, si riscontrerebbero sintomi di nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, a causa delle contrazioni intestinali provocate dalla sostanza. Questi sintomi, non volendo considerare le pur precise istruzioni dello scienziato ed in unione a gravi anomalie di un galenico fondamentale (Analisi dei Nas relative alla Sol. di retinoidi), furono accampati quali fattori di “tossicità” e di “effetti collaterali” della terapia in un certo numero di casi (10,3%), senza riguardo per la sofferenza fisica e psicologica di ammalati già fortemente provati! A questo si aggiunse l’effetto deleterio di galenici preparati con alterazioni quantitative e disattendendo precise norme di preparazione stabilite, come precisato sub 5).
5) Difformità ed anomalie galenici e specialità farmaceutiche. La somatostatina, anziché impiegare una stessa specialità (ed uno stesso lotto, come sarebbe previsto) venne ritirata da una costellazione di specialità, alcune, notoriamente, di infima qualità (origine cinese o greca). La Soluzione di Retinoidi – galenico basilare del Metodo – le cui percentuali di princìpi attivi erano dettagliatamente descritte nelle intese del 31/1 firmate (queste realmente) dal Prof. Di Bella, si rivelarono carenti, anche in percentuale superiore al 50%, e difformi in reiterate analisi curate dai Nas. Un rapporto dei Nas di Firenze (rapporto del 2.12.98) rivelò che “1.048 flaconi di ‘soluzioni ai retinoidi’ sono stati distribuiti dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico militare di Firenze a 28 Centri dei 60 della Sperimentazione MDB, oltre il termine massimo di TRE MESI, come stabilito dall’ISS. Ciò verosimilmente comporta che 1.048 pazienti abbiano assunto, per un periodo oscillante tra i venti ed i trenta giorni (tale periodo varia dalla prescrizione medica in relazione alla patologia), un farmaco potenzialmente imperfetto e non più possedente le caratteristiche terapeutiche iniziali, senza escludere che la degradazione e scomposizione di principi attivi, possa produrre effetti collaterali gravi specialmente in soggetti sofferenti patologie neoplastiche. Ne consegue che i risultati ottenuti dalla sperimentazione siano sicuramente inattendibili e che la stessa sperimentazione debba essere quantomeno rivista seguendo un’ottica che tenga conto di tali nuove e significative risultanze …”. Sempre analisi curate dall’Arma dimostrarono, come se ciò non bastasse, che non si era provveduto ad eliminare totalmente – come riescono a fare senza problemi semplici farmacisti preparatori – l’acetone, solvente usato nella preparazione della Soluzione. L’acetone, rubricato tra i veleni dal manuale Merck, fu riscontrato anche in quantitativi rilevanti, causando intossicazioni e disfunzioni epatico, fenomeni di nausea e vomito (anch’esse dolosamente attribuite alla terapia in sé) e, come precisò il prof. Di Bella (e come noto a qualsiasi esperto onesto e competente), portando alla totale inattivazione dei retinoidi.
Pur non approfondendo – per motivi di brevità -le pur rilevanti ulteriori anomalie costituite
a) dalla presenza di conflitto ideologico di interessi da parte dei responsabili, che prima dell’inizio della sperimentazione si erano reiteratamente pronunciati a sfavore della terapia, a volte con giudizi ingiuriosi (nessuno si impegna per smentire se stesso…)
b) le frequenti pressioni psicologiche nei confronti degli ammalati per ottenere il ritiro spontaneo dalla prova o minarne la fiducia nella terapia (oggetto di numerosi esposti)
c) l’assenza di qualsiasi strumento di controllo a disposizione del Prof. Di Bella o di suoi fiduciari, ci sembra opportuno concludere questa pur sommaria disamina con due argomenti di capitale importanza: il giudizio del BMJ, al quale abbiamo prima accennato, ed i risultati della sopravvivenza degli arruolati, quali risultano dagli stessi rapporti Istisan e dal “Follow-up del giugno 1999”.
6) Le critiche della Comunità scientifica internazionale: l’editoriale del BMJ. Pur con le cautele comportate dall’essere stata la sperimentazione decretata da un governo amico, il giudizio del British Medical Journal, espresso in un editoriale (non un semplice articolo) a firma Marcus Müllner fu impietoso. L’editoriale (BMJ, 1999; 318:208),tuttora reperibile on line in forma integrale e lingua originale, già nel titolo fa presagire il contenuto: “Di Bella’s therapy: the last word?”. Limitandoci a riportare i passi più significativi, riteniamo doveroso far presente che ancora la redazione della prestigiosa rivista non era al corrente né dei procedimenti giudiziari in corso, né dei dati della sopravvivenza): “….lo studio che pubblichiamo oggi e che è stato già riportato dalla stampa, ci dice che il trattamento è inefficace e tossico. Questo studio, tuttavia,
avrebbe potuto essere progettato meglio. …il trattamento è stato interrotto nell’86% dei pazienti a causa di progressione della malattia, tossicità o morte. Il nostro parere è che la maggior parte dei clinici giudicherà convincente questa sperimentazione, ma essa non è perfetta. Noi non siamo in grado di sapere se i pazienti fossero rappresentativi, né sappiamo se i controlli avrebbero risposto meglio oppure peggio. I ricercatori avrebbero dovuto condurre la
sperimentazione con studi controllati e randomizzati.
Perché questi studi non sono stati randomizzati? …. I motivi che vengono addotti a giustificazione della non randomizzazione dei pazienti sono la difficoltà del reclutamento, i costi, il tempo e ragioni di ordine etico. Le difficoltà nella randomizzazione-reclutamento sono ragioni deboli….. Gli autori della ricerca sostengono che i pazienti non sarebbero stati forse d’accordo a far parte di gruppi di controllo-confronto con diversi trattamenti in modo randomizzato. Ma è veramente così? Poiché molte migliaia di pazienti avevano richiesto la multiterapia Di Bella, alcune centinaia avrebbero consentito a partecipare ad una sperimentazione randomizzata e controllata. Indiscutibilmente sarebbe stato meglio valutare la terapia Di Bella in un minor numero di tipi di cancro, ma c’era evidentemente l’urgenza di valutare l’attività del trattamento in una vasta tipologia di tumori. Gli autori sostengono inoltre che non avrebbero potuto condurre studi randomizzati per ragioni etiche, ma queste ragioni etiche non sono chiare. In realtà, si potrebbe affermare che è proprio il progetto scadente di questo studio a non essere etico. Il tempo è stato forse il fattore più influente, poiché c’era una forte pressione dell’opinione pubblica sul Ministero della sanità italiano affinché fosse chiarito al più presto questo problema. Il progetto di questa sperimentazione è fallace…”. All’editoriale seguì un successivo articolo, ancora più esplicito, di J.L.Reyes (“Compared to what”) che, passando in rassegna le anomalie della sperimentazione, prima fra tutte la mancanza di randomizzazione, concluse: “…tutto porta a pensare che la ricerca tendeva alla erezione di un fantoccio che potesse essere facilmente demolito. La mala scienza vince di nuovo” (BMJ 22.1.1999).
7) Le imbarazzanti sopravvivenze. Attenendosi rigorosamente ai dati dei rapporti Istisan, come anticipato risulta una verità sconvolgente ed antitetica a quella ancor oggi pervicacemente propagandata: nonostante quanto sopra osservato, si rilevarono dati di sopravvivenza inediti nella storia della medicina. L’affermazione, che di primo acchito potrebbe apparire faziosa e paradossale, emerge prepotente dai numeri di fonte ufficiale. Anche volendo livellare a 90 giorni il dato di sopravvivenza attesa (a seconda dei diversi gruppi si andava dagli 11, ai 30, ai 64 giorni, fino ad un massimo di 90), è chiaro che, essendo la prova iniziata nel marzo 1998 ed essendosi conclusa il 31.10.98, alla data di valutazione nessuno dei 347 pazienti “valutabili” (su un totale di 386 arruolati) avrebbe dovuto essere ancora in vita. Invece risultarono 167 ammalati viventi (48%). Nel follow up al 30.6.1999 ne rimanevano ancora in vita 88 (25%). Nonostante richieste in tal senso, il Min. della Sanità non ha mai comunicato il numero dei pazienti tuttora vivi. Un indiretta ma sicura conferma di quanto sopra osservato è costituita dall’evidenza di alcuni fatti: -Oltre duemila provvedimenti della magistratura hanno ordinato alle Asl di corrispondere gratuitamente i farmaci ai pazienti in Mdb. Queste decisioni, che hanno convogliato su magistrati di ogni regione d’Italia l’assurda accusa di “sovrapporsi” al medico, sono state prese dopo che perizia medico-legali avevano dimostrato, sulla base di documentazione clinica ospedaliera, i benefici obiettivi riscontrati nei pazienti. Nessun paziente in Mdb ha mai riscontrato i cd. “eventi avversi” segnalati nel corso della sperimentazione. A dimostrazione che, ricorrendo a farmaci congrui ed osservando le modalità di somministrazione previste non si verificano particolari problemi. -Più di settecento casi clinici sono stati pubblicati in riviste scientifiche internazionali accreditate e “peer review”. Paradossale è la critica fatta a queste pubblicazioni (tutte supportate, è bene ricordarlo, da documentazione clinica ospedaliera): non sarebbero studi….randomizzati. Dal che si ricava il bizzarro principio che la sperimentazione, studio non randomizzato e su malati terminali, può essere utilizzata per negare efficacia al Mdb, i lavori pubblicati no. Rimane il fatto che gli esiti ottenuti possono agevolmente rapportarsi alle statistiche del N.C.I., dal cui confronto emerge chiaramente la eclatante attività tumorale del Mdb.
CONSIDERAZIONI FINALI

Lo scienziato nel suo laboratorio

Esistono oggi nella massima banca dati medico scientifica mondiale (www.pubmed.gov ) 21
pubblicazioni che riguardano il MDB per complessivi 773 casi, di cui alcuni osservati per almeno 3 anni, e in grande maggioranza a 5 anni, contrariamente alla sperimentazione ufficiale del MDB, in cui il periodo di osservazione si è limitato a 45 giorni, senza considerare le gravi e
documentate anomalie. Sono state inoltre presentate, comunicate e pubblicate agli atti 4 relazioni a 2 congressi mondiali di oncologia, una ad un congresso europeo, decine a congressi nazionali ed esteri. Ogni componente del MDB si è rivelato antitumorale nel corso degli oltre trent'anni successivi alla sua formulazione. La ricerca su www.pubmed.gov dei singoli componenti del MDB in associazione al cancro nelle sue varie denominazioni evidenzia decine di migliaia di pubblicazioni. Questi studi documentano sia l’efficacia antitumorale in assenza di tossicità di tutti i componenti del MDB, che il loro potenziamento sinergico, interattivo in funzione antitumorale. Oltre ad un’evidenza scientifica di questa portata, vi è l’autorevolezza degli autori, tra cui numerose pubblicazioni del premio Nobel Andrew Schally, che dopo oltre 20 anni, ha confermato quanto pubblicato dal Prof Di Bella nel 1978 circa l’impiego antitumorale determinante e generalizzato della somatostatina ed analoghi.
Sono ampiamente documentati in letteratura anche la tollerabilità, il reciproco potenziamento e l’interazione fattoriale dell’uso sinergico in un contesto multiterapico di tutti i componenti. ALCUNI LINK UTILISito ufficiale con documentazione ed informazioni varie http://www.metododibella.org/it/mdb/home.doSito di sostegno informazione “dibellainsieme” gestito dal dr. Adolfo Di Bella http://www.dibellainsieme.org/
Gruppo di reciproco sostegno ed informazione del MDB su Facebook (17.000 iscritti ad oggi) https://www.facebook.com/groups/metododibellaitalia/
Il Metodo Di Bella, come funziona (dal sito ufficiale)
http://www.metododibella.org/cms-web/upl/doc/Documenti-inseriti-dal-2-11-2007/Il Metodo Di Bella - italiano.pdf
Presentazione del Metodo Di Bella al 4to congresso mondiale di Dalian in Cina
http://www.metododibella.org/cms-web/upl/doc/Documenti-inseriti-dal-2-11-2007/4 BITS CONGRESSO MONDIALE 2011.pdf
LIBRI-Il Metodo Di Bella Dr. Giuseppe Di Bella autore
http://www.mattioli1885.com/store/index.php?main_page=product_info&products_id=259&zenid=f19651c724b0ce9b690d7c66ef6ffd52 -Il Poeta della Scienza Biografia di Luigi Di Bella Anno 2012 dr. Adolfo Di Bella autore http://www.amazon.it/poeta-della-scienza-professore-Luigi/dp/8862612788/ref=sr_1_1/278-7207417-4005261?s=books&ie=UTF8&qid=1407666709&sr=1-1&keywords=il+poeta+della+scienza -Luigi Di Bella. Cancro siamo sulla strada giusta?
http://www.amazon.it/Cancro-siamo-sulla-strada-giusta/dp/8887155011
-Intervista a Luigi Di Bella
Anno: 1998 Bruno Vespa autore  Si può guarire?
http://www.ebay.it/itm/Si-Puo-Guarire-Di-Bella-Luigi-vita-metodo-verita-BrunoVespa-oncologia-/261021446425?pt=IT_Libri_Romanzi_Narrativa&hash=item3cc6173119
 -Un po' di verità sulla terapia Di Bella Anno: 1999 Vincenzo Brancatisano autore
 http://www.travelfactory.it/libroverita.htm
La multiterapia biologica razionale dei tumori: il Metodo Di Bella Anno: 2007 dr. Achille Norsa autore
http://www.amazon.it/multiterapia-biologica-razionale-tumori-illustrazione/dp/8889397772/ref=sr_1_7?ie=UTF8&qid=1407668368&sr=8-7&keywords=il+metodo+di+bella 

Il Professor Luigi Di Bella

 

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