Ipsos ha condotto il sondaggio annuale “Global Trends 2014″ in 20 Paesi, Italia compresa, su un campione rappresentativo dell’universo di riferimento di più di 16.000 persone.
La ricerca prende in considerazione dieci macro aree, dalla tecnologia alla tradizione passando per globalizzazione e fiducia. Nella sezione dedicata ai brand inevitabilmente sono analizzati i comportamenti e le motivazioni di utilizzo dei social da parte delle persone.
Come mostra il grafico di sintesi dei risultati sotto riportato, emerge come tra le motivazioni di utilizzo dei social la lettura di news, di informazione, non è certo il driver principale.
In base a quanto emerge da “Facebook Top Newspapers 2014″, fotografia dello stato competitivo delle principali testate occidentali che attribuisce un rating di eccellenza alle loro strategie di relazione su Facebook, l’Italia con i suoi 7 milioni di likers conserva il proprio record di socialità. Il nostro Paese è anche al primo posto nel rapporto likers /diffusione: 4,7 likers per ogni copia diffusa.
Dati che fanno capire, che confermano, come sia esiguo il valore di un “like” e quanto sia necessario stabilire strategie tese al coinvolgimento effettivo del lettore, delle persone, se si vuole creare valore.