Tra le tante misure inserite in questo decreto, è presente anche il capitolo rinegoziazione mutui; per le famiglie che sono in difficoltà ad onorare il pagamento delle rate, è stato predisposta la possibilità di rinegoziare il mutuo passando dal variabile al fisso.
A fronte di un costante aumento dei tassi di interesse e con la Bce che ha alzato il costo del denaro, si è ritenuto utile dare la possibilità alle famiglie di modificare il proprio contratto di mutuo.
Attualmente, la rinegoziazione in questione riguarda le famiglie con un tetto Isee di 35 mila euro a fronte di un mutuo di importo massimo di 200 mila euro.
Gli importi massimi, sia quelli relativi all’Isee che quelli relativi all’importo massimo del mutuo sono stati sensibilmente innalzati a testimonianza che questa della rinegoziazione, è un’esigenza che il Paese sente forte.
Per chi non dovesse avere i requisiti per poter usufruire di questa possibilità, esistono comunque altri strumenti, c’è la possibilità della surroga che si ha quando un istituto di credito può sostituirsi ad un altro subentrando all’ipoteca iscritta sul bene immobile del debitore; è questa, una delle tante alternative che un debitore può prendere in considerazione qualora un istituto bancario offra condizioni più vantaggiose rispetto ad un altro, ovviamente in tal caso, occorre un accordo tra le banche e il debitore.
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