Quando camminiamo la testa si muove su e giù e a Dx e a Sx accompagnando la dinamica del passo. In pratica descrive un 8 sdraiato (per chi ha fatto un po’ più di matematica oltre alle somme algebriche questo è il simbolo di “infinito”). Gli occhi devono descrivere anche loro il simbolo di “infinito” ma devono muoversi in senso opposto per poter tenere lo sguardo su un obiettivo. Se non fosse così il mondo sarebbe in continuo movimento per noi, tutto sarebbe molto confuso.
Un altro modo per analizzare la complessità delle dinamiche oculari è questo: gli occhi rispondono sia a comandi volontari (cioè decidere se aprire o chiudere gli occhi e in che direzione guardare) allo stesso tempo rispondono a meccanismi riflessi: quando si gira la testa a Dx gli occhi si muovono verso Sx contemporaneamente modificano la curva del cristallino per mettere l’immagine a fuoco e si dilata/restringe la pupilla per modulare la luce in entrata. Tutte queste cose che suggeriscono una organizzazione neurologica complessa, avvengono nello stesso tempo senza sforzo e senza pensarci.
Riuscite a immaginarvi cosa accadrebbe se questo meccanismo cominciasse ad incepparsi, il rapporto con l’ambiente diventerebbe problematico e bisognerebbe convergere molta o tutte le energie per gestire queste disfunzioni.
Continua….