Essere un chiropratico significa per me essere un neurologo.
Significa avere a che fare con il cervello con le sue connessioni e le sue interruzioni. Con le sue modulazioni, le sue inclinazioni, con le sue riserve energetiche, con la sua capacità di apprendimento, con il suo affaticamento. Significa mettersi in armonia con il suo ritmo, la sua sincronizzazione, le sue accelerazioni e i suoi rallentamenti, la sua eccitabilità e la possibilità di farsi inibire.
Il cervello si ipertrofizza e si atrofizza, come fanno i muscoli, anche se non aumenta di volume nella misura da farsi andare stretto il cranio. Lo fa in modo da ampliare le aree del cervello dedicate ad una funzione utilizzata di più rispetto ad una messa in cantina.
Fatevi da soli gli esempi, pensate a quello che vi piace fare, leggere, ascoltare, gustare ecc e quello che invece non vi interessa proprio. Se aveste qualche familiarità con il cervello potreste immaginarvi aree più larghe e più piccole per ciascuna di quelle cose. In altre parole aree maggiore o minore rappresentazione che è analogo all’ipertrofia.*
Questo dovrebbe anche ridefinire quali sono i problemi al cervello. Si tende ad immaginarsi cose nefaste, mortali, comunque molto gravi. Ma non è così. Queste rappresentano un minima percentuale, e dall’altra parte ci sono aspetti funzionali che quando cominciano a perdere colpi la qualità della vita peggiora oppure non ci si può esprimere più al massimo.
La “Neurologia Funzionale” è un moderna prospettiva per guardare il cervello.
È una prospettiva molto entusiasmante.
*alcuni aumentano anche realmente di volume come un muscolo.
Continua…