Se delle persone condividono uno spazio comune il benessere di ciascuno è legato al benessere di tutti e il benessere di tutti è legato alla mutua interdipendenza e continuo scambio tra tutti. Se un soggetto sviluppa un qualche problema tutti ne sono coinvolti.
Ugualmente possiamo trasferire questa metafora nel cervello: se un’area del cervello ha una zona che ci permette di progettare la nostra settimana è la stessa area che, in un angolo, ha una zona che controlla un movimento degli occhi verso una specifica direzione, possiamo incidere sulla zona del cervello in esame agendo sull’altra zona. Ciò non significa che se non siete capaci di decidere cosa mettervi al mattino dovete prenotare una visita con un neurologo funzionale ma se rimanete imbambolati ore davanti all’armadio non sarebbe una cattiva idea. Avreste di sicuro più tempo poi per scegliere la borsa.
Come è stato già detto i movimenti oculari e non solo loro ci permettono di “mappare il cervello”; possiamo modificare il funzionamento del cervello esercitando gli occhi; in pazienti con problemi neuro degenerativi possiamo rendere loro la vita più semplice rendendoli magari più svegli, meno impacciati, più autonomi. Questo tipo di modifiche e cambiamenti avvengono molto, molto rapidamente se i circuiti neurologici interessati sono intatti e molto spesso, a volte inaspettatamente, lo sono.
Continua…