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Niccolò Fabi, quindici anni di poesia in musica

Creato il 25 ottobre 2011 da Postscriptum
Niccolò Fabi, quindici anni di poesia in musica

Niccolò Fabi, cantautore nato a Roma nel 1968

Niccolò Fabi è uno di quegli autori di cui si deve parlare complessivamente, non si può descriverne solo un album o un brano, perchè  la sua musica è una continua evoluzione, un discorso iniziato nel lontano 1995 e che continua tutt’oggi, riflessione e racconto sugli stati d’animo di ognuno di noi e sulle sensazioni che il mondo che ci circonda -  e che a volte pare tanto distante -- ci lascia addosso.

Laureato in filologia romanza ( e si riesce a vedere nella cura che ha per ogni singola canzone), fin da ragazzino ha iniziato a lavorare come assistente di palco, in un tour di Alberto Fortis. Conosce l’ambiente musicale grazie a Claudio Fabi, suo padre e noto produttore. È stato batterista in una cover-band dei Police.

Il  suo primo singolo Dica ottiene un buon successo e lo porta al  Festival di Sanremo del 1997 dove vince il Premio della Critica tra le Nuove Proposte con Capelli(link), brano leggero in cui Fabi esprime la sua insofferenza al conformismo che verrà incluso nel primo album Il giardiniere che contiene anche il brano più introspettivo ed a mio parere più rappresentativo dell’intera opera del cantautore, mi riferisco a Senza Rabbia(sempre impassibile), in cui c’è tutto il disagio di un uomo che sente e capisce d’essere mediocre, incapace di cavalcare ed affrontare la vita, che finisce col rendersi conto di star sopravvivendo e non vivendo. Un vero capolavoro forse troppo poco conosciuto e non abbastanza apprezzato per la schiettezza e la forza delle parole e del significato che contiene.

Nel ‘98 è di nuovo a San Remo, con Lasciarsi un giorno a Roma, uno dei singoli dell’album Niccolò Fabi, in quel disco incide con Max Gazzè Vento d’estate (link), che vince Un disco per l’estate ed Il male minore, cover di Barely breathing di Duncan Sheik; il testo e l’interpretazione di Fabi, fanno di questa cover una delle canzoni più amate del cantautore (link).

Nel 2000 incide Sereno ad ovest, il cui primo singolo è Se fossi Marco ma, i brani di maggior impatto emotivo sono indubbiamente Acqua (link) ed Il mio stato canzone fortemente introspettiva che esprime tutto il tormento di un uomo, di ognuno di noi, che si forma sulla base delle esperienze di vita e finisce per essere qualcosa e qualcuno di profondamente diverso rispetto a tutto ciò che sognava da piccolo (link).

Nel 2003 esce La cura del tempo che contiene le canzoni È non è, Il negozio d’antiquariato ed Offeso in duetto con Fiorella Mannoia, certamente uno dei primi lavori più maturi;

È non è (link) ed Il negozio d’antiquariato sono due vere perle musicalmente essenziali, la prima dalla musicalità e dal testo fortemente evocativi e ricca d’amarezza e malinconia, la seconda è una lunga metafora musicale che invita a cercare ogni cosa,ogni persona,ogni sentimento nel luogo giusto e a non lasciarsi convincere che ciò che cerchiamo sia possibile trovarlo sempre nei posti più in vista, è un invito a cercare e pensare in maniera diversa, in un certo senso anticonformista, perché solo così sarà possibile trovare qualcosa di realmente significativo e speciale.

Nel 2006 esce Novo Mesto, che contiene i singoli Oriente, Costruire (link)- che descrive la difficoltà del vivere quotidiano che nessuno ricorda mai alla fine,restando legato solo ai momenti più belli o più brutti di una vita- ed Evaporare. In questo stesso anno partecipa a MusicAfrica in favore della campagna di solidarietà Roma Maputo Andata e Ritorno.

Dentro è uno dei brani che preferisco, come al solito vado sul personale lo so,introspettivo ed elegante spiega in poche e semplici parole quanto ogni sentimento,ogni emozione, ogni espressione del nostro essere sia dentro di noi,per quanto sia difficile esprimerla agli altri.

Nel 2006 pubblica la   raccolta Dischi volanti 1996-2006,  un doppio cd che contiene i migliori brani di 10 anni e da via al “Dischi volanti tour” ,una serie di concerti in club sparsi per l’Italia, altro aspetto che caratterizza il personaggio questo, la ricerca del contatto con il pubblico, la voglia di creare una dimensione intima e di complicità con gli spettatori.

Fortemente impegnato nel sociale partecipa al Progetto per il Darfur in Sudan, nel 2007 con una serie di concerti a sostegno di Emergency.

Il 21 aprile 2009 partecipa insieme ad altri 55 artisti italiani alla registrazione di Domani 21/04/09 (link),  i cui proventi furono usati per la ricostruzione del conservatorio Alfredo Casella e della sede del Teatro Stabile d’Abruzzo de L’Aquila, dopo il tremendo sisma di quell’anno.

Lo stesso anno pubblica Solo un uomo, anticipato dall’omonimo singolo, uno dei brani più sofferti e meglio riusciti del cantante romano, scartato da San Remo perché ritenuto troppo malinconico ma che si rivela un successo indiscutibile sia di critica che di pubblico e rappresenta la punta di diamante di un buonissimo disco, che in Aliante e Parte di me trova altri due brani di straordinaria classe e dimostra la maturità artistica di Fabi. (fonte Wikipedia)

Il 2010 è un brutto anno, sorvolerò sulla morte della figlia che lo ha fortemente segnato e da cui è riuscito a riprendersi anche grazie al Solo Tour.

Tour partito nel 2011 in cui Niccolò si esibisce, per la prima volta, da solo con l’aiuto di strumenti e loop station in moltissimi teatri italiani, realizzando tutti sold out ed è nella tappa sciclitana che ho avuto il piacere di poterlo apprezzare dal vivo, musicista straordinario, interprete mai sopra le righe eppure capace di trasmettere ogni singola emozione e vibrazione possibile grazie anche e soprattutto ad una voce calda ed unica, che sembra avvolgerti fisicamente e trascinarti letteralmente dentro le canzoni, facendotele vivere più che ascoltare, davvero un’esperienza unica,davvero un cantautore di classe pura.

Niccolò Fabi infondo è questo, un pensatore libero, uno che con eleganza e familiarità riesce far sentire tutto il peso e l’intensità di una riflessione profonda, sciolta dal pensare e sentire comune ed alla continua ricerca di qualcosa di nuovo ed originale.


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