N.I.C.E. 2014: Vince Il Venditore di Medicine

Creato il 30 dicembre 2014 da Dietrolequinte @DlqMagazine

In una sala stracolma di pubblico, nell'elegante cornice del Cinema Odeon, lo scorso 14 dicembre è stato consegnato al film Il venditore di medicine di Antonio Morabito il "Premio N.I.C.E. Città di Firenze 2014", un riconoscimento ottenuto grazie al gradimento del pubblico americano al 24° Festival N.I.C.E. USA. L'opera è stata poi proiettata in sala alla presenza del regista, dell'attrice Evita Ciri e del produttore Amedeo Pagani.

Organizzata da N.I.C.E. - New Italian Cinema Events, la ormai storica associazione culturale fiorentina nata nel 1991 e diretta da Viviana del Bianco e Grazia Santini, la cerimonia ha concluso il tour internazionale di promozione del cinema italiano emergente in Russia e negli Stati Uniti e ha chiuso la rassegna 50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze.

N.I.C.E., infatti, si occupa di portare in tour, in festival organizzati in giro per il mondo (New York, San Francisco, Philadelphia e Washington, Mosca, San Pietroburgo ed altre località della Russia, oltre alla Cina), i lavori di registi esordienti. Ogni anno, una selezione tra tutte le opere prime e seconde prodotte in Italia durante i dodici mesi precedenti, viene proiettata in sale cinematografiche pubbliche, alla presenza di attori e registi, costituendo nello stesso tempo un potente trampolino di lancio per questi film nel mercato estero e un forte strumento di scambio interculturale.

La tappa americana (proprio gli States hanno visto nascere N.I.C.E. che ha esordito a New York con la prima edizione nel 1991) si svolge ogni anno nel mese di novembre e vede un film vincitore decretato dal pubblico, che poi, a metà dicembre, viene premiato a Firenze. In passato sono state le commedie a raccogliere i favori del pubblico. Stavolta è invece toccato ad una pellicola drammatica e di "denuncia".

Il tema de Il venditore di medicine è quanto mai attuale. Protagonista è Claudio Santamaria, nel ruolo di Bruno, un informatore medico. Attraverso la sua storia, che potrebbe essere la storia di uno qualsiasi dei tanti "piazzisti" che popolano gli studi medici, il film delinea le pratiche al limite della legalità svolte dalle case farmaceutiche per convincere i dottori a prescrivere sempre più i propri farmaci ai pazienti, anche senza necessità. In un difficile (e attualissimo) momento di tagli al personale, Bruno si dimostrerà capace di tutto pur di conservare il posto di lavoro. Nel cast anche Isabella Ferrari nell'odioso ruolo di una capo area della Zafer (l'azienda di Bruno) e il giornalista Marco Travaglio in quello di un supponente primario di oncologia, la cui onestà non supera certo quella del personaggio interpretato da Santamaria.


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