Nicolosi (Catania), ventenne uccisa a coltellate: confessa l’ex compagno

Creato il 08 ottobre 2015 da Nerocronaca

CATANIA – Il paesino di Nicolosi, in provincia di Catania, non riesce ancora ad accettare quanto è accaduto a Giordana Di Stefano, la ventenne ritrovata senza vita nella giornata di ieri. Quattro anni fa, la ragazza aveva concepito una bambina, il cui padre, Luca Priolo, di ventiquattro anni, è ora accusato di omicidio volontario aggravato.

Il ventiquattrenne si trova ora agli arresti domiciliari, dopo aver confessato l’omicidio della ex compagna, Giordana Di Stefano. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la sera prima del ritrovamento del corpo, il ragazzo avrebbe fatto irruzione nell’abitazione della ventenne, uccidendola a coltellate nella notte.

La causa dell’irruzione sarebbe da attribuirsi ad un tentativo del giovane di convincere la vittima a ritirare una denuncia per stalking, che la stessa aveva inoltrato nel 2013. Proprio alla vigilia della prima data fissata per l’ udienza -che era stata rimandata-, si è consumato il delitto.

A tradire Luca Priolo sarebbe stato un Sms che il ragazzo aveva inviato al padre, nel quale veniva manifestata l’intenzione di fuggire in Svizzera dalla stazione di Milano. Qui i Carabinieri lo hanno fermato per portarlo in caserma ed essere interrogato.

I vestiti insanguinati di Luca Priolo sono stati rinvenuti nelle campagne di Belpasso, in provincia di Catania. Il ventiquattrenne ha inoltre dichiarato di aver lanciato lì anche l’arma del delitto, un coltello da caccia. Quest’ultimo, però, non è ancora stato ritrovato.

Luca Priolo ha anche dichiarato di non aver agìto in modo premeditato, bensì, secondo il ragazzo, l’omicidio si sarebbe consumato poichè avrebbe «Perso la testa».

(Foto da secondopianonews.com)

Cristina Pipoli