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Da Mbforum

Niente allergie su Mercedes Classe C

La nuova media di Mercedes ha ricevuto il marchio che ne attesta la bontà per l’aria pulita nell’abitacolo, specialmente per quanto riguarda gli allergeni

Ebbene sì, i tecnici Mercedes hanno pensato anche agli allergici. Lo attesta il marchio di qualità ricevuto dalla nuova Classe C dal Centro Europeo per la ricerca sulle allergie (ECARF) e Mercedes è l’unica casa automobilistica a potersene fregiare e, prima di Classe C, lo hanno ottenuto anche tutti gli altri modelli della gamma degli ultimi anni, dalla Classe A alla Classe S.

Per Mercedes aria pulita nell’abitacolo significa evitare gli allergeni, ridurre le emissioni nell’abitacolo e mantenere un odore piacevole. Addirittura, per questo ultimo obbiettivo, lavora in Mercedes “un team di esperti olfattivi”, come spiega il comunicato stampa.

PENSATA PER GLI ALLERGICI

Ma è il contrasto alla presenza degli allergeni che probabilmente interessa di più gli automobilisti, visto che questa patologia è sempre più diffusa: si calcola, ad esempio, che in Germania ne sia affetto il 30% della popolazione e che un’assenza su dieci dal lavoro sia imputabile a questa causa. Il problema degli automobilisti allergici non è solo il polline primaverile: l’esalazione dei materiali presenti nell’abitacolo ed il contatto con determinate superfici possono altresì amplificare la reazione di difesa generando sintomi quali gonfiore ed infiammazione della mucosa nasale, raffreddore da fieno o asma. Anche i filtri dell’impianto di climatizzazione devono soddisfare gli standard imposti dal marchio ECARF con verifiche sul grado di filtraggio di polvere e pollini.

ANNUSATORI DI PROFESSIONE

Tornando al team di esperti olfattivi, che ci crediate o no, in Mercedes esiste veramente ed opera dal 1992. Il loro compito è analizzare gli odori dei materiali per scoprire possibili effetti sgradevoli di certi materiali. Gli esperti prelevano un campione di ogni materiale destinato ad essere utilizzato su una nuova vettura. Il materiale viene inserito in un comune vaso da conserva senza odori che, una volta sigillato, viene riscaldato per due ore ad 80°C. Questa è infatti la temperatura che può raggiungere l’abitacolo di un veicolo parcheggiato in pieno sole. Per effetto fisico, il calore amplifica l’odore. Gli esperti lasciano poi raffreddare i contenitori finché non raggiungono i 60°C per poi “annusarli”. Ognuno apre brevemente il coperchio, ne odora l’interno ed annota i propri commenti in termini di intensità e qualità dell’odore. Il risultato è dato dal valore medio di tutte le annotazioni. La scala di valutazione olfattiva è rappresentata dal sistema dei voti scolastici utilizzato in Germania, dall’uno al sei. “Uno” equivale a “non percepibile” (ad esempio materiali come vetro, metalli, pietre), il “tre” sta per “odore percepibile e distinto, ma non fastidioso” ed il “sei” per “insopportabile”.

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