Tutta l’Italia ha temuto la replica di quanto accaduto otto anni fa in Portogallo, quando il 2-2 maturato (ed assai sospetto) nel corso di Svezia-Danimarca rese inutile il successo azzurro sulla Bulgaria, spianando il passaggio ai quarti di ambedue le compagini scandinave. Non si ripete – per nostra fortuna – la combinazione sfavorevole all’Europeo 2012, in corso di svolgimento in Polonia ed Ucraina.
Guarda caso anche a Danzica lo scorso 18 giugno un 2-2 fra Spagna e Croazia avrebbe certamente qualificato in contemporanea gli attuali campioni del mondo e la formazione balcanica, vanificando anche una goleada italiana. Ed invece il match si e’ concluso con il successo per 1-0 degli uomini di Del Bosque, non cosi’ lontano da un 1-1 che avrebbe comunque estromesso gli azzurri che avrebbero dovuto – a quel punto – sconfiggere l’Irlanda con almeno tre gol di scarto.
A Poznan, i ragazzi di Prandelli sono riusciti ad infliggere un 2-0 all’ostici britannici guidati da Trapattoni. Ha vinto, con gli azzurri, la sportivita’ di croati (ora fuori dai quarti) e spagnoli, ma l’Italia (non la nazionale invero) della cultura del sospetto – aleggiando, nei giorni precedenti la partita, il fantasma del “biscotto” – ha perso una buona occasione per tacere, rimediando una pessima figura a livello internazionale.
L’abitudine di casa ai processi sportivi per calcio scommesse e gare truccate, spinge a ritenere che anche altrove le cose funzionino così. Anche fuori confine, in realta’, di fatti strani ne accadono. Basti pensare all’assegnazione dello scudetto inglese dello scorso maggio: il Manchester City di Roberto Mancini ha vinto con merito il titolo, ma è stato sospinto dalla resa incondizionata del Qpr che nei 4’ di recupero – dopo una gara tiratissima – ha consentito due gol, rimonta (3-2) e campionato al City. Tutto perche’ il Qpr era all’improvviso salvo per i risultati maturati sugli altri campi.
Anche la Spagna non e’ immune da “combine”, come quella assai probabile fra Rayo Vallecano e Granada che ha sbattuto in Liga Adelante (la nostra B) il Villareal. I timori per Spagna – Croazia, ritornando all’attualita’ – potevano essere giustificati, ma forse avremmo fatto meglio a sottacerli. In ogni caso sono stati gli azzurri a servire il dolce, accedendo meritatamente ai quarti di finale.
Primo (si spera di altri tre) appuntamento da dentro o fuori domenica 24 giugno a Kiev contro l’Inghilterra, vincitrice del gruppo D. Il principale nemico degli azzurri? La condizione fisica che pare non reggere oltre i 65’, perche’ il gioco con Prandelli pare finalmente ritornato. L’eventuale semifinale del 28 ci vedrebbe, con ogni probabilita’, incrociare la corazzata Germania. Una sfida che evoca una marea di ricordi, spesso positivi, e che in Italia ed in Germania non si vede l’ora di rigiocare. In bocca al lupo ragazzi!
Francesco Rella @Fallo Sapere