Niente è più necessario del superfluo (*)

Da Perla
Ho conosciuto di persona Vincenzo Cerami a una manifestazione dove era intervenuto insieme ad altri vip, e dove era stato premiato non mi ricordo più per cosa. A quella manifestazione c’ero andata apposta per conoscerlo, ascoltarlo e anche per farmi autografare quella prima edizione del ’77 de “Un borghese piccolo piccolo”, che conservo gelosamente, e che fu uno dei regali che ricevetti per il mio diploma. Un libro che rilessi anni dopo con maggiore attenzione e che mi portò ad acquistare, poi, quasi tutta la sua produzione letteraria. Un grande libro, una grande lezione di vita sui difetti, meschinità, e grandezze (sì, anche quelle, nonostante tutto) di un eroe negativo,un uomo qualunque, il tutto reso con mite sarcasmo, brillante ironia e acuta descrizione. Un libro che poi sarebbe stato trasformato in un film (che non ho visto, peraltro) .
Un autore che sapeva far ridere a voce alta ma anche a denti stretti; un autore che aveva la capacità di mettere insieme, nella stessa prosa, l’ebbrezza delle immagini, l’altezza delle idee e la temperatura dei sentimenti.
Di tutta la sua produzione, letteraria e non, delle sue sceneggiature, dei suoi riconoscimenti, della sua vita, potrete leggere ovunque, qui voglio solo fermare un momento, un ricordo che è solo mio. Di lui, in quella giornata, mi rimangono due occhi vivi, un sorriso caldo e bonario, e il suo "parlare" semplice e fluente, mentre raccontava, ad una platea rapita dalle sue parole, come solo la Poesia possa riportare la Vita. 
Lo saluto  riportando una sua famosa frase; lui una volta ebbe a dire: “…sbagliano quanti smettono d’innamorarsi quando invecchiano, perché invecchiano proprio quando smettono d’innamorarsi”.


(*) frase di O. Wilde, usata ne "La vita è bella", di cui fu co-sceneggiatore, insieme a R. Benigni.