«Le Iene», il programma in cravatta nera e stretta che galleggia a metà tra inchieste e intrattenimento, stanno vivendo una delle loro migliori stagioni. Gli ascolti in prima serata sono sempre intorno al 13% di share, con il picco nella puntata del 12 novembre: superato il 15% e i 3 milioni di telespettatori. Più del doppio della media di rete (Italia 1 viaggia poco sopra il 7% di share). Un risultato importante nel nuovo panorama televisivo digitalizzato che ha portato all’aumento dei canali e conseguentemente alla frammentazione degli ascolti.
Così per rafforzare la rete ammiraglia, a Mediaset avevano pensato di promuovere il programma di Italia 1 su Canale 5. Tutti d’accordo da Pier Silvio Berlusconi in giù. Tutto pronto. Partenza a gennaio. Peccato che nessuno avesse ancora avvertito Antonio Ricci, che conduce uno dei programmi di punta di Canale 5 e che un certo peso all’interno della galassia Mediaset evidentemente ce l’ha. E così una volta appresa la notizia, il guru di «Striscia la notizia» ha fatto saltare il tavolo.
Pare non abbia gradito che Canale 5 potesse ospitare un programma che in un certo senso offre contenuti simili al suo, ossia un tg satirico che galleggia a metà tra inchieste e intrattenimento. Le inchieste su Canale 5 ci siamo già noi a farle, si dice sia stato il suo ragionamento. Quindi «Le Iene» per ora possono rimanere dove sono.
Renato Francoper "Corriere della Sera"