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Niente Lapponia, grazie. Oggi si va a caccia di leprecauri

Da Cherryplum
 Niente Lapponia, grazie. Oggi si va a caccia di leprecauri
Non sono una da racconto a tutti i costi. Ogni tanto mi piace lasciare che siano briciole di parole a dire di me. Dei miei grilli per la testa. Di come sto.Briciole di parole infilate l’una dopo l’altra, come perline di una collana, e qualche immagine.

Questo è un pezzetto di una terra che deve i suoi colori a un cielo capriccioso e irrequieto. Una terra che sa di muschio e di sale. Un'isola che ho conosciuto per la prima volta anni fa e che mi è entrata nel cuore. Che sento quasi fosse una seconda pelle.

Niente Lapponia, grazie. Oggi si va a caccia di leprecauri
Niente Lapponia, grazie. Oggi si va a caccia di leprecauri 
Nel Clare, nei prati a metà strada tra le Cliffs of Moher e Doolin, c'è una piccolo ristorante a conduzione familiare. Pochi tavoli con tovaglie a quadri gialli, blu e verdi, vecchie sedie di legno e pareti tappezzate di ricordi. Niente luci, solo candele. Il menù appuntato con gesetti colorati su delle lavagnette consumate dal tempo...Niente Lapponia, grazie. Oggi si va a caccia di leprecauriChissà perché, quando torna l'inverno, ho voglia di tornarci. Voglia di quel calore, e di quella quiete. Mentre fuori tutto se ne va per la sua strada. Incurante del vento, incurante della pioggia.Niente Lapponia, grazie. Oggi si va a caccia di leprecauriPS. Se qualcuno avesse in programma un viaggetto da quelle parti e se lo chiedesse, il ristorantino in questione si chiama Stone Cutters. Tappa obbligata, eh!

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