La tanto pubblicizzata “Camo-Fight”, voluta da Luigi, figlio del presidente De Laurentis, doveva rappresentare lo spirito battagliero del Napoli nelle trasferte europee di Champions e si aggiungeva alle altre due: “Azzurro Force” e Yellow Power”.
Purtoppo, però, l’azienda tedesca Global Striker sembra aver proposto un incontro da circa tre mesi sia con la società azzurra, sia con lo sponsor ufficiale Macron, per cercare di risolvere il problema in merito agli eventuali danneggiamenti degli interessi della Project-Fashion-Label della Global Striker di Essen.
Questo perchè, dopo un’accurata ricerca ,pare che la “Camo-Fight” risalga ad alcuni modelli dell’azienda tedesca, la quale avrebbe dovuto produrre proprio in Campania, presso una ditta nella zona di Napoli, alla quale all’inizio di quest’anno era stato consegnato l’intero progetto. Sembra che questa ditta del luogo produca anche in Cina, nella medesima fabbrica dove è presente anche la Macron e ciò avrebbe indotto la società di Essen a incontrare il Napoli Calcio e lo sponsor ufficiale per far chiarezza, parlondone in maniera informale.
La società del presidente De Laurentis sembra inizialmente non aver mai accolto l’incontro, poi contattati da un mediatore avrebbero risposto tramite il Formisano (responsabile del Napoli Marketing) con due lettere formali, del 3 settembre e del 24 ottobre scorso, nelle quali veniva spiegato come il disegno “Camouflage” sia di molto in voga in questo periodo, respingendo in questa maniera qualsiasi affermazione. La Macron, invece, pare essersi espressa in estate affermando che la maglia fosse stata ideata dal proprio reparto di progettazione.
Il capo della Global Striker Tilmann Meuser ha dichiarato: “Il comportamento approssimativo e poco collaborativo della Macron e della SSC Napoli ci costringe ora a dimenticare, purtroppo, questo grande progetto. Non avremmo voluto parlare di plagio o evidenti violazioni di copyright. Avremmo voluto porgere la mano verso il Napoli, ma purtroppo è stata rifiutata”. E poi aggiunge: “Posso solo anticipare sullo stato delle cose che stiamo verificando dal punto di vista giuridico di ottenere un’ingiunzione contro la maglie “Camo Fight” della SSC Napoli”.