A dare, durante un intervista, la triste notizia (per i fans di tutto il mondo) č stato lo storico produttore degli studios Toshio Suzuki, ma la notizia č stata subito fraintesa. Si perché non si tratta di una chiusura definitiva, ma piů che altro di una pausa in attesa di idee piů interessanti e, soprattutto, remunerative.
Infatti in perno di tutta la discussione č proprio questo: i guadagni. Lo studios incassa di piů con le royalities dei titoli piů vecchi e con il Museo Ghibli (Tokyo) che con i nuovi. In poche parole senza il nome di Hayao Miyazaki non si fa cassa.
Il produttore ammette che le ultime produzioni sono state un flop e che, per esempio, anche l'ultimo titolo del Maestro Isao Takahata, La Storia della Principessa Kaguya [news], le cui spese di produzione sono lievitate, gli incassi non hanno soddisfatto. Con questo tenore, spiega Suzuki, non č possibile mantenere uno staff di animatori a tempo pieno (attivi da film come Laputa e Totoro).
Ecco dunque il motivo di questa scelta.
Da questo momento in poi lo studios lavorerŕ principalmente con artisti freelance, escluso un piccolo gruppo legato ai progetti del solo Miyazaki e alle produzioni proiettate presso il Museo Ghibli.
Dunque l'ultimo titolo (al momento) degli studuos č quel When Marnie Was There (Omoide no Marnie) [news] nei cinema nipponici dal 19 Luglio.
Un aspetto che i non giapponesi non considerano č il Museo Ghibli che menziona il produttore stesso. Il parco č una vera istituzione in Giappone, ma č anche un prodotto che, a differenza delle produzioni degli studios, non puň essere esportato.
Ma di questo argomento continueremo a parlarne a fine estate. Con un reportage completo.
[ Fra ]