Niente più spesa al supermercato con i buoni pasto?

Creato il 24 agosto 2015 da Freeskipper
Non si può certo dire che il governo d’estate se ne sia stato con i piedi a mollo, anche se in questa circostanza e per circa due milioni e mezzo di lavoratori dipendenti avrebbe fatto meglio a starsene al mare! Gli atti del governo Renzi, infatti, sono sempre a senso unico: fare gli interessi dei grandi gruppi e vessare i “soliti fessi”! Ma proprio questa è quell'Italia cambia verso che tanto piace al “premier senza voto”.
Così, come si evince dalle novità previste dalla Legge di Stabilità entrata in vigore il 1 luglio che ha introdotto agevolazioni per i ticket elettronici, fare la spesa del sabato al supermercato con i buoni pasto accumulati in settimana potrebbe diventare un ricordo. La nuova legge, infatti, spinge le aziende ad adottare i ticket elettronici a fronte dei tradizionali cartacei, stabilendo un’esenzione fiscale e contributiva fino a 7 euro, mentre la soglia per i buoni cartacei rimane ferma a 5,29 euro. Il ticket elettronico dovrà essere utilizzato in maniera non cumulativa, quindi sarà impossibile usarne più di uno al giorno. La normativa, in realtà, era già in vigore per i buoni cartacei, ma è sempre stato difficile controllarne l'effettiva applicazione, cosa più semplice con il passaggio a quelli elettronici. Le associazioni dei consumatori minacciano di dare battaglia al governo con una possibile class action contro le novità introdotte in tema di buoni pasto, il cui utilizzo non sarà possibile al supermercato o in modo cumulativo, sostenendo, a ragione, che si tratterebbe di una grave violazione alla libertà dei cittadini. Il buono pasto è un diritto acquisito del lavoratore che può essere utilizzato a seconda delle esigenze del momento. Ad esempio se si decide di non pranzare o di portare il pranzo da casa, non è in alcun modo pensabile costringere il lavoratore ad utilizzare il ticket di quel giorno solo per il pasto o per la mensa. Una volta acquisito, il diritto all'utilizzo di quel buono pasto deve valere sempre e ovunque, anche in modo cumulativo. Ora tutto questo polverone non si sarebbe sollevato se i lavoratori dipendenti avessero potuto contare su stipendi dignitosi e senza l'obolo dei 'buoni pasto' che sono stati introdotti ad hoc - invece di corrispondere direttamente in busta paga l’equivalente economico - per favorire il business dei ticket.