“Ieri sera, ho parlato con il parroco della chiesa di Nostra Signore degli Apostoli che, al cellulare, mi ha detto che era costretto a nascondersi perché era sotto attacco. Ma le informazioni che abbiamo sono ancora frammentarie e stiamo cercando conferme. Le linee telefoniche sono interrotte, non so se per un problema tecnico o per altra causa. La situazione è ancora confusa. Vedremo come il governo reagirà a questo nuovo attacco” dice l’Arcivescovo di Jos.
Mons. Kaigama conferma a Jos stanno arrivano cristiani in fuga dallo Stato di Yobe (nord), a causa dei recenti attacchi dei membri della Boko Haram. “Siccome Jos è un’area dove i cristiani sono predominanti, queste persone giungono qui per riunirsi con amici e familiari“.
Mons. Kaigama, sottolinea, ancora una volta, che “occorre vedere oltre all’aspetto religioso di questa crisi. Ogni volta che cristiani e musulmani vengono uccisi occorre ricordare che vi sono forze malvagie che manipolano la religione per i loro scopi“.
“Dobbiamo capire chi sono queste forze. Vi sono molteplici interessi che alimentano la tensione e la violenza in Nigeria. È incredibile come Boko Haram riesca a condurre attacchi via via più sofisticati e coordinati non solo contro la popolazione civile ma anche contro gli agenti dello Stato. Sono attacchi condotti in maniera molto efficiente e con precisione“. “Per questo dobbiamo guardare oltre le apparenze: esistente una rete sofisticata che recluta persone, le addestra e le arma per condurre questo tipo di attacchi” conclude l’Arcivescovo. (L.M.) (Agenzia Fides 21/1/2012)