Nigeria /Come prima e più di prima / Di tutto un po'

Creato il 20 agosto 2012 da Marianna06

Mentre l’Europa è da mesi,  e quasi dappertutto , sotto la morsa  implacabile di una torrida estate, in Africa, e precisamente in Nigeria,  è più di un mese che, all’incontrario, piogge alluvionali hanno causato e , ancora oggi,continuano a causare danni incalcolabili al territorio.

E naturalmente i danni maggiori riguardano sopratutto la sopravvivenza spicciola e quotidiana della povera gente.

 Quella che, insieme ai propri raccolti e  al modestissimo bestiame domestico, si è vista spazzare via, in pochi minuti , le abitazioni dalla furia irrefrenabile di  autentici fiumi di fango e di detriti.

E poi, come se non bastasse, nel Paese continua imperterrita e massiccia la destabilizzazione politica, che mette a dura  i nervi scoperti dei più a causa della setta islamista di Boko Haram, che porta con  sé ormai troppe morti, tanto dentro quanto fuori la Nigeria.

 Setta islamista di Boko Haram, le cui  azioni, però, non sempre sono ufficialmente rivendicate dai responsabili del gruppo armato.

Pertanto è poi  normale che sorgano ,a tratti , almeno in alcuni osservatori di “cose” locali, degli interrogativi per una corretta lettura storica dei fatti.

Altro imputato eccellente è il presidente Jonathan, che è accusato cristianamente di essere troppo morbido con quelli di Boko Haram  e di non averlo dissimulato,neanche in pubblico, durante  i funerali di un agente di polizia ucciso, il quale era, appunto, a guardia di un luogo di culto.

Tanto che, attualmente, le Associazioni cristiane della Nigeria (CAN) in 19 Stati, premono per un cambio della guardia e chiedono , e anche piuttosto repentinamente, le dimissioni proprio del presidente Jonathan in quanto, a loro parere, risulta incapace di gestire questo genere d’emergenza.

Per non farsi mancare nulla,si aggiunga inoltre, a quanto sopra detto, l’esistenza di una polizia corrotta, che soffia sulle braci anche perché è costantemente spettatrice di una corruzione dilagante.

Deriva quasi scontata, cui non è facile porre un freno, essendo la Nigeria notoriamente uno degli stati più popolosi del continente africano ma anche uno tra i più ricchi.

Un Paese cioè in cui si può comprare e si può vendere  di tutto. Anche la complicità e il silenzio omertoso delle persone,specie se ben pagato.

   A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

L'immagine a corredo del testo ,dal titolo"Take", è del pittore spagnolo Joseph Segui Rico


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