Sembrerebbe che le liceali rapite dal gruppo islamico armato di Boko Haram siano state localizzate. Almeno è quanto ha riferito il capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare della Nigeria, Alex Badeh. Le indiscrezioni, tuttavia, sarebbero ancora coperte da un certo mistero. Alex Badeh, infatti, avrebbe detto: «La buona notizia è che sappiamo dove si trovano, ma non possiamo dirlo». Le parole del capo di Stato maggiore hanno fatto presto il giro del mondo, dopo essere state pronunciate di fronte ad una platea di giornalisti presso il quartier generale della Difesa ad Abuja. Sebbene si possa ormai ipotizzare con una certa sicurezza il luogo del sequestro delle liceali da parte del gruppo islamico di Boko Haram, il capo di Stato maggiore Alex Badeh ha escluso nell’immediato un intervento volto a liberarle. Si ricorda, infatti, che le 229 studentesse furono rapite nella notte del 15 aprile 2014 dalla scuola di Chibok, nel nord-est della Nigeria, presso la quale dimoravano. Il rapimento avvenne mentre le liceali dormivano. Le prime ricostruzioni riferirono di alcune che riuscirono a scampare al sequestro, saltando giù dai veicoli sui quali erano state costrette a salire dai rapitori. Nei giorni seguenti, altre studentesse riuscirono a fuggire attraverso la foresta di Sambisa. Il giorno successivo, mercoledì 16 aprile, il portavoce dell’esercito nigeriano – Chris Olukolade – riferì che le liceali erano tutte al sicuro, tranne una decina. Ma una replica della preside della scuola di Chibok, Asabe Kwambura, smentì le stime pronunciate dal portavoce dell’esercito. Il giorno dopo l’esercito nigeriano ammise l’errore commesso. Oggi, invece, parrebbe dischiudersi una tenue luce sul sequestro delle studentesse rapite nel nord-est del Paese. E si continua a sperare.