Mobile - PC
TESTATO SU
PC
Genere: Piattaforma, Puzzle
Sviluppatore: Beautifun Games
Produttore: Beautifun Games
Distributore: Digital Delivery
Lingua: Inglese (sub ITA)
Giocatori: 1
Data di uscita: 27/06/2012
Soltanto pochi giorni fa vi abbiamo parlato di Finding Teddy, titolo approdato prima su mobile, poi su PC, che è poi lo stesso percorso intrapreso dagli sviluppatori di Beautifun Games per Nihilumbra, gioco di cui parleremo oggi. A differenza del primo succitato, stavolta ci troviamo difronte ad un esponente puzzle/platform che dopo aver riscosso ottimo successo su dispositivi iOS nel 2012, non senza problemi iniziali legati soprattutto ai comandi un po’ imprecisi, decide di buttarsi a capofitto, nel 2013 inoltrato, sul mercato PC grazie al solito supporto di Steam Greenlight.
Ancora una volta, quindi, è stata la comunità della piattaforma di Valve ad “intromettersi” nei piani di Gabe per influenzare la lunga lista dei rilasci di Steam, sempre più corposa. Scopriamo assieme se votarlo è stata la scelta giusta…
BORN
Nato nel vuoto. Bastano tre semplici parole per descrivere gli istanti iniziali di Nihilumbra, che si affida ad una semplice trama, ma dalle tinte dark, per gettare il giocatore in questa nuova avventura. Avventura in cui il nuovo nato, alter-ego da noi controllato, tramuterà in forma acquisendo nuovi poteri, da utilizzare man mano che il “percorso di vita” – in realtà di fuga dal “The Void”, alterato per il comportamento di questo essere – arriverà a compimento. Il procedere di trama ed azione è costantemente sostenuta da un incredibile narratore che recita in lingua Inglese, mentre il supporto dei sottotitoli in Italiano affiora a schermo; ci svelerà il nostro inizio, ci indirizzerà al nostro destino e consentirà a Nihilumbra di essere diverso – seppur fondamentalmente basilare e con un concept di gioco non così complesso – dagli altri, tanti, esponenti del genere. Beautifun Games ha quindi fatto centro dal punto di vista della presentazione del titolo, che investe coi suoi benefici anche le fasi giocate: trattandosi di un puzzle/platform, gli sviluppatori hanno optato per una formula di gioco logica, che però consentisse al gameplay di risultare sempre interessante e vario, piuttosto che stagnante a lungo andare. “Lungo andare”, più che altro, perché se c’è un difetto in Nihilumbra è proprio quello di concederci la possibilità di arrivare alla fine della modalità Storia in circa tre ore, alle quali se ne aggiungono almeno altrettante per portare a termine la modalità The Void, dalla difficoltà bastardissima e non proprio adatta a tutti…
Dicevamo, lato gameplay, Beautifun Games ha optato per una evoluzione ed una crescita costante dell’essere controllato, in modo tale da concederci l’utilizzo di ben cinque poteri, o abilità speciali, utili a modificare a nostro vantaggio le piattaforme di gioco: per superare un ostacolo, un nemico, o semplicemente il puzzle di turno. Tali poteri si differenziano per colore (ad esempio, il potere del ghiaccio è di colore celeste, quello della terra di colore marrone) e per gli effetti in-game: il primo succitato ci consentirà di scivolare velocemente sul terreno di gioco, quello della terra di rendere le superfici appiccicose, quello di colore verde di rimbalzare, creando così un mix di effetti da poter combinare per superare indenni i tanti pericoli disseminati lungo il nostro cammino. Con un totale di cinque poteri, di cui uno utile a “cancellare” le modifiche apportate al mondo di gioco – dato che l’uso dei poteri è limitato, anche se ripristinato ad ogni checkpoint – e di cinque mondi totali, Nihilumbra diverte ed appassiona senza frustrazione di sorta. Finché non si porta a termine la prima modalità di gioco e si decide di iniziare la seconda… Come dicevamo poc’anzi, la modalità The Void non condivide affatto la semplicità della prima parte di gioco, anzi, ci immerge in mondi di gioco dal grado di sfida elevato, aumentando di fatto la longevità del prodotto, ma rendendosi a tratti – se non spesso – frustrante ai più. Gli sviluppatori avrebbero potuto optare per un’esperienza di gioco più omogenea, caratterizzata magari da una difficoltà più bilanciata e confezionare un’unica modalità; cosa che avrebbero certamente apprezzato i meno pazienti, che troveranno la seconda tornata sul videogioco decisamente ostica, ma al tempo stesso una impostazione di questo tipo avrebbe forse influito sulla narrazione, caratteristica distintiva della prima parte di racconto.
Se la versione mobile arrivata sul mercato mesi e mesi fa evidenziava una certa imprecisione dei controlli, in quella per PC Nihilumbra rende alla grande e senza intoppi di sorta. I movimenti sono sempre affidati ai classici tasti direzionali della tastiera – o a ‘WASD’ – mentre i poteri sono richiamabili tramite scroll del mouse e per utilizzarli nel gioco bisognerà puntare il cursore sulle superfici che secondo noi dovranno essere modificate a nostro vantaggio. Anche nella modalità semplice potreste fare i conti con qualche morte, vuoi per le fasi iniziali che cercano di spiegarci al meglio le meccaniche di gioco, o semplicemente per disattenzione, ma in quelle prime tre ore di gioco mai, e sottolineiamo mai, si va incontro a scoramento; questo anche grazie ad un sistema di checkpoint intelligente e ben introdotto all’interno dei vari livelli. Forse un po’ meno nei livelli finali di ogni mondo, dove ci toccherà fuggire e combinare poteri in velocità per far salva la vita, da quel “Vuoto” che tenterà di risucchiarci rincorrendoci alle spalle. Livelli, questi, che non possiamo definire proprio imperdibili, ma che danno a tutta la produzione un po’ di quella varietà che non guasta mai, a sostegno di un gameplay che comunque sa la sua in questi termini.
Nihilumbra è invece indimenticabile nei comparti tecnico-artistici. Attraverso i cinque mondi di gioco che, come dicevamo poco sopra, ci consentiranno di guadagnare l’uso dei poteri con cui “migliorare” a nostro vantaggio le piattaforme di gioco, il titolo di Beautifun Games si esprime attraverso una palette di colori varia e di contrasto: tonalità scure, dal nero al viola, fino al celeste dei cieli o al grigiore iniziale di un mondo di gioco che va via via componendosi, sviluppandosi. Paesaggi innevati, folate di vento e non solo, tanti scorci che fanno di questo gioco un piccolo capolavoro per gli occhi, soprattutto su PC recenti grazie ai quali si raggiunge una fluidità in-game davvero esaltante. Stupiscono anche i fondali realizzati a mano, pieni di dettagli; meno bene i nemici che incontreremo durante il nostro percorso, o il personaggio stesso di cui faremo le veci, aspetti che però ricalcano e gettano a schermo quello che è il concept di partenza dello sviluppatore, ossia la nascita di qualcosa di nuovo, dal nulla, che ha bisogno di crescere nel tempo… Ma Nihilumbra non spicca soltanto per grafica ed arte visiva, si supera infatti grazie ad una colonna sonora fantastica e a degli effetti sublimi; la prima, curata da Alvaro Lafuente, i secondi invece, uniti alla voce del narratore, contribuiscono all’immersione del giocatore, mentre l’avventura e le fasi di gioco pian piano evolvono, si modificano, diventano più belle e più profonde di quanto gli istanti iniziali ci avessero fatto pensare.
Nonostante i problemi che in parte affliggevano la versione mobile uscita nel 2012, gli sviluppatori di Nihilumbra hanno dimostrato di credere nel loro progetto, tanto da realizzare una versione PC: la migliore finora disponibile. Il titolo pecca soltanto nel fattore longevità, dato che la modalità storia dura appena tre ore e la seconda è difficilissima – quasi impossibile – da portare a termine, adatta esclusivamente agli hardcore gamers di una certa età, abituati a portare a compimento videogiochi dal tasso di difficoltà molto, ma molto elevato. Per il resto, siamo difronte ad uno dei migliori esponenti del genere puzzle/platform, che a fasi più ragionate mixa saggiamente altre tipicamente action, senza rinunciare ad uno stile visivo esaltante, ad una narrazione meravigliosa e ad una soundtrack semplicemente fantastica. ZVOTO 8