“Articolo 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico o sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione economica e sociale del Paese.”
Questo, ovviamente, è il terzo articolo della nostra Costituzione, e ci ricorda che tutti abbiamo pari dignità sociale e siamo uguali di fronte alla legge. Un po’ troppe persone sembrano dimenticarsene, e poi magari sono pronte, in giornate come questa, a regalare mimose e a fare proclami grandiosi per il futuro, salvo poi dimenticarsene domani. Ma se vogliamo costruire un futuro migliore dobbiamo conoscere il nostro passato, e fare un po’ di analisi seria su noi stessi e sulla realtà di cui facciamo parte.
Lo scorso anno avevo citato il bellissimo saggio di Elena Gianini Belotti Dalla parte delle bambine, ma anche il romanzo La catena spezzata di Marion Zimmer Bradley (elena-gianini-belotti-e-marion-zimmer-bradley-la-donna-come-individuo/). Sono entrambe opere degli anni ’70, ma entrambe continuano a parlarci e a fornirci importanti spunti di riflessione. La Zimmer Bradley lo fa anche divertendo, visto che questo è uno dei suoi migliori romanzi.
Il testo è molto chiaro e scorrevole, e alcuni piccoli riquadri a parte chiariscono meglio alcuni punti. Il testo è affiancato dai disegni di Rachele Lo Piano, semplici e chiari, che non distraggono dal testo ma lo completano armoniosamente rendendo la lettura più vivace. La parte finale comprende tutte le leggi che hanno marcato il cambiamento della nostra condizione.
Dal sito dell’editore:
Attraverso la storia di tre generazioni, le conquiste delle donne dal 1940 ad oggi! Oggi i bambini e le bambine posso scegliere cosa fare da grandi. Ma in Italia, solo 45 anni fa, alcune professioni erano vietate alle donne: come la magistratura e altre ancora nei pubblici uffici. Il racconto di come è cresciuta l’Italia attraverso l’evoluzione dei costumi, delle donne e della società intera: per mostrare ai giovani lettori che niente si può dare per scontato e che tanti diritti, che oggi sembrano ovvi, sono in realtà frutto di grandi battaglie avvenute pochi anni fa e che non vanno dimenticate!