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NINA FIVETTARA. I giorni del post transfer. I giorni dell'attesa infinita.

Creato il 12 novembre 2012 da Nina

NINA FIVETTARA. I giorni del post transfer. I giorni dell'attesa infinita.
Oggi sono in para, si si, ve lo dico. E' lunedì, Lui è tornato al lavoro - laddove Lui rappresenta la parte razionale e realistica tra i due - dopo 5 giorni insieme. Naturale io mi senta un po' persa. Io odio il lunedì. E questo non accade perché sto divanizzata e col pensiero fisso tipo chiodo alla parete del post transfer, no, perché mi tengo occupata. Tra l'altro ho anche le mie armi, per tenere lontano i Pensieri Nefasti: 
  1. Taniche di camomilla e tisane rilassanti 
  2. Fiaschi di Fiori di Bach 
  3. film, documentari, 
  4. passeggiate 
  5. libri 
  6. foto
  7. musica
  8. scrivere
  9. e quant'altro mi ispira 

Mi spiego meglio: ho provato i primi due giorni a starmene fermaimmobilesdraiata, con scarsi risultati per la mia salute mentale e pessimi risultati per la mia relazione di coppia.  Ero una furia degli elementi: Distruttiva, Incontrollabile e Imprevedibile. Non sapevi mai quando stavo per esplodere né cosa avrei colpito, perché manco io potevo prevederlo. Arrivava come un'onda, senza preavviso e scatenava l'inferno. Ho sclerato e dato di matto come non mai. Uno show ve lo giuro, due volte in due giorni, una al giorno. I motivi? Uh ma andava bene qualunque, uno a caso pescato dal mazzo! Tipo qualcosa fuori posto, o Lui che, mentre ragioniamo su ' in che giornata sono ora i Minuscoli', mi dice con aria perentoria e autorevole:  - NON ti devi alterare -  Non mi devo coOosa? Tutti bravi a dirmi quel che devo o nondevo fare! Ma quale nontidevialterare, mo ti faccio vedere io, mo divento il demonio e spacco tutto e guai se apri bocca e protesti ! Vuoi vedere che lo faccio davvero? Quel NON, reiterato, dal giorno del transfer, dalla bocca di chiunque mi volesse bene e si preoccupasse per me, mi stava facendo sbiellare. Quel NON mi faceva sentire in colpa, ancor prima di agire. Mi faceva sentire sbagliata, per principio. Mi faceva sentire unica e sola responsabile della riuscita o del fallimento. Mica cazzi.
  • NON devi spingere quando vai al bagno
  • NON devi alzarti
  • NON devi muoverti, stai immobile
  • NON devi mangiare questo e quello
  • NON devi stare in piedi per troppo tempo

Mai che ti dicono però cosa PUOI o DEVI fare, per trascorrere questa attesa infinita. Che un paio di consigli sulla gestione del tempo non sarebbero male eh. E così io in tutti quei divieti non mi ci trovavo. Ci ho provato, per due giorni appunto, a starmene buona e manza sul divanuccio di casa, ma ho rischiato di finire alla Neuro e di portare anche Lui, Mister Pazienza, al limite del crollo nervoso. Perciò mi sono detta che ognuna ha il proprio sentire ed è quello che bisogna ascoltare.  Tanto ognuno di noi farà i conti con la sua coscienza, alla fine della storia e ogni coscienza ha i suoi principi, parametri e limiti. La mia ad esempio ultimamente è molto molto indulgente, abbraccia ampie porzioni di attività e non conosce l'apprensione da senso del dovere e della responsabilità. La mia mi dice e mi ripete che se deve andare, va. Indipendentemente da quel che faccio o non faccio. Non sento di avere tutto questo potere nella riuscita dell'esperimento, magari fosse così. Mi avessero detto 'Se stai immobile per tot giorni, cara Nina, le percentuali di successo aumentano!' io lo facevo subito. Prima de mo.
Invece sul foglio del centro c'è scritto: Condurre una vita normale, riprendere le proprie attività consuete, senza fare sforzi. E basta. Non c'è scritto che devi per forza stare sdraiata e immobile. Cioè se lo fai è una tua scelta e legittima volontà, perché magari ti fa stare più tranquilla, ma non è obbligatorio e il non farlo non pregiudica la riuscita. Cioè se io sto in piedi o cammino e faccio qualche scalino, o spingo un pochino quando canalizzo (dio se mi fa ridere sto termine!) non è che me li perdo, ecco. Questo è il senso. E allora io da sabato ho ripreso le mie attività consuete, come una che sta bene e può fare una vita normale. Sono andata a farmi una passeggiata, con Lui, li abbiamo portati a spasso i nostri Ninetti, col sole buono.  Sono convinta che il mio benessere possa fare la differenza, per me.  Mi piace pensare anche per loro, ma è una supposizione. Questi giorni me li voglio ricordare con gioia, come giorni goduti e vissuti pienamente, che solo questo conta adesso. L'unica certezza che ho sono questi giorni, fino al giorno della verità, del test, posso cullarmi nel sogno. Perciò vivo cercando di coltivare i miei ettari di bei pensieri. E poi me li immaginavo lì dentro che mi guardavano, svaccata e apatica su quel divano e si confrontavano, giungendo a una conclusione unanime: Ammazza che palle mamma! Invece uscendo, facendo cose che mi fanno stare bene, magari li invoglio pure a restare no? Dai scherzo... Tuttavia sono uscita e poi la sera abbiamo festeggiato qui a casa con amici il mio birthday. E io stavo maluccio davvero e di questo gioivo nel mio intimo. Si, ero felice perché se ho crampetti all'utero e male ai reni io penso che sono loro, che lavorano. Era il giorno della loro trasformazione, sabato, in Blastocisti. Il giorno 5° in cui iniziano a liberarsi della membrana e cominciano a cercare la comunicazione con l'utero, con la mamma. E allora mi dicevo 'bravi i miei Minuscoli Ninetti, stanno crescendo'. Ero fiduciosa perché avevo ricevuto pure la notizia che anche un altro ce l'aveva fatta ed era diventata una Blastina perfetta per il freezer. Voglio dire se ce l'ha fatta lei lì fuori, sola e al freddo, vuoi che non ce la facciamo i Minuscoli qui nella Tana?
Poi da ieri il silenzio.  Siamo usciti, siamo andati a pranzo dai Suoceri, ho mangiato come non mai (sto diventando una fogna, grazie Progesterone), mi sono fatta coccolare, c'era una elettricità nell'aria, sono tutti in attesa, eccitati. La suocera mi ha anche fatto questo dolce pensiero: una pianta di ciclamini bianchi, con la coccinella portafortuna.
NINA FIVETTARA. I giorni del post transfer. I giorni dell'attesa infinita.
Fino ad oggi, ancora calma piatta.  Io sono sola a casa stamattina e vado in para perché sto bene.  Perché non sento nulla. Perché non ho dolori. Perché non c'è un segnale uno che mi confermi (o mi illuda, lo metto in conto) che oggi, 7° giorno per Loro, l'Impianto sia in atto.  Lo so, non ho dati oggettivi per questa mia teoria, lo so che non può essere confermata in nessun modo. Non ci sono prove sufficienti per poter affermare che l'impianto dà dolori, ma oggi il mio cervello c'ha sto tarlo qui e non riesco a rimuoverlo. Possibile che se sta avvenendo tu non te ne accorga? Tante donne, tante amiche, sono state male in quei giorni e tu nulla? Se ne sono andati? Mi hanno lasciata? Deficiente, lo so che sono deficiente, ma di ragionevole e logico in tutto questo non c'è nulla: io sono il Barattolo di Ormoni di sempre, emotivo e irrazionale per sua natura e Lui, Mister Raziocinio, non è qui oggi per confutare queste mie strampalate tesi. Ho solo voi, che magari ci siete passate, che magari potete dirmi come sono stati per voi i giorni dell'impianto: ve ne siete accorte? Avete sentito qualcosa?  Aiuto! Oddio abbattetemiiii! Altri 7 giorni così io non ce la posso fare! ...Misà che testo prima... Intanto io continuo a fare le mie cose, anche quelle sceme, tipo mangiarmi i Gentilini, i biscotti della mia infanzia, pensando cose altrettanto sceme come 'Se hanno fatto crescere me magari aiutano a crescere anche i Minuscoli'. E poi gli faccio pure le foto ricordo. Povera me.
NINA FIVETTARA. I giorni del post transfer. I giorni dell'attesa infinita.
postilla: la mia adorata phroli ha fatto un'altra delle sue magie, dopo quella della torta vi ricordate? Ha lanciato una specie di gioco su Twitter, creando l'hashtag #calendariavventoBHCG - che poi a volte lo scrivono #calendariavventobhcg e allora ne spuntano altri e comunque non compaiono tutte, non capisco perché. Ovvero una foto portafortuna al giorno, il soggetto vene scelto day by day da phrolivina fino al giorno delle beta. Per tenermi compagnia e accompagnarmi con pensieri di luce e speranza e gioia.  E mi immagino senza tutta questa energia che mi circola attorno grazie a donne come lei e come tutte voi. Non starei bene, lo so, no no.
NINA FIVETTARA. I giorni del post transfer. I giorni dell'attesa infinita.

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