Nina moric e le merlature guelfe

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

A Castell’Aquato domenica 26 Agosto ci sarà una manifestazione dedicata alla moda.

Insomma: probabilmente uno degli appuntamenti estivi più attesi per le 4000 anime di questo comune nel piacentino.

Per dare visibilità a questo banale evento si è trovata una soluzione altrettanto banale: il corpo di Nina Moric (eh sì, la crisi la crisi non ha risparmiato neanche lei, che si è ridotta a fare l’ospite d’onore di questa sagra di paese, sic!).

Così nella locandina appare la rocca medievale con i seni della Moric incastrati nella merlatura guelfa.

L’associazione DonneinQuota non ha esistato a denunciare la pubblicità sessista allo IAP (Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria), chiedendo il ritiro immediato e spontaneo della stessa al Sindaco (il Comune ha patrocinato l’evento) con una lettera, il quale fa sapere per il momento “Nessun scandalo”.

Speriamo che dopo l’increscioso episodio, si compiranno scelte di qualità per pubblicizzare il prossimo evento ospitato da questo borgo medievale: la Festa delle Castagne d’Ottobre.

La pubblicità è una vera è propria forma d’arte. E come tale non è alla portata di tutti. Una soluzione scontata, inflazionata e “sicura” come quella di un corpo nudo per attirare l’attenzione è la scelta disperata di chi è senza idee. A queste povere menti, la mia personale commiserazione e il suggerimento di cercare un altro lavoro.

 

il testo integrale della lettera dell’Associazione DonneinQuota ( fonte Piacenza24 )

Al Sindaco del Comune Castell’Arquato (Pc) Ivano Rocchetta
All’Assessore Attività culturali Comune Castell’Arquato (Pc) Bernardo Baccanti

p.c.
Ministra Lavoro e Politiche Sociali con delega alle Pari Opportunità Elsa Fornero
Assessore Cultura Regione Emilia-Romagna, Massimo Mezzetti
Assessora Pari Opportunità Regione Emilia-Romagna Donatella Bartolazzi
Assessora Pari Opportunità Comune di Rimini, Nadia Rossi

Egregio Sindaco Rocchetta,

la nostra associazione si occupa di pubblicità sessista dalla Risoluzione del Parlamento Europeo del 3 settembre 2008 (2008/2038(INI)), scrivendo lettere di protesta, organizzando iniziative di divulgazione alla cittadinanza, promuovendo un disegno di legge in materia e premendo sulle Istituzioni affinchè venga rispettata la dignità delle donne.

Secondo la Risoluzione sopracitata, la pubblicità che presenta messaggi discriminatori e/o degradanti basati sul genere e gli stereotipi di genere sotto qualunque forma rappresentano ostacoli per una società moderna e paritaria. In parole povere, la rappresentazione della donna in pubblicità e nei media impedisce il raggiungimento della effettiva parità.
Ebbene, dal suo Comune ci è arrivata una segnalazione in merito alla locandina dell’evento in oggetto che riteniamo veramente offensiva.
Siamo molto sorprese che a Castell’Arquato, città d’arte, una campagna pubblicitaria di questo tipo  riceva addirittura il patrocinio del Comune.
La informiamo quindi che abbiamo scritto allo IAP, l’Istituto di Autodisciplina pubblicitaria, chiedendo la sospensione immediata della campagna.

Le donne italiane non sono più disposte ad accettare discriminazioni di questo tipo: pensavamo che la manifestazione organizzata dal movimento SE NON ORA QUANDO? in molte città d’Italia il 13 febbraio del 2011 avesse insegnato qualcosa alla nostra politica.
La stessa Ministra Fornero si è più volte espressa  sull’uso di immagini offensive contro le donne, l’ultima delle quali risale al 25 luglio u.s.
Inoltre è notizia del mese di luglio che nella Vs. stessa regione, il comune di Rimini ha bandito le pubblicità sessiste.
Le chiediamo quindi il ritiro immediato e spontaneo della locandina in oggetto e da oggi in avanti più attenzione e rispetto all’immagine della donna nelle pubblicità locali.

In attesa di conferma, porgiamo distinti saluti.

DonneinQuota

La Presidente
Donatella Martini



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