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NINA'S BIRTHDAY. Ovvero un giorno di ordinaria follia.

Da Nina
NINA'S BIRTHDAY. Ovvero un giorno di ordinaria follia.Ebbenesì, la scorsa settimana qui a casanostra si è festeggiato il compleNina, mica un giorno solo eh, che siamo ingorde,
ma a rate, come le sit-com!
PRIMA PUNTATA
Il giorno del mio compleanno, essendo un giorno infrasettimanale e pertanto lavorativo, io e Lui ci siamo ritagliati lo spazietto serale per una cenettina tèt-a-tèt nell'intimità casalinga. Io il pomeriggio sono sempre libera, Lui per l'occasione è tornato prima dal lavoro con un mazzolin di fiori. Oh gioiamia!
Step 1: Salto alla Conad di zona per rifornimento ingredienti.
Step 2: intrugliare in cucina
Il menù, semplice semplice, era così composto:
Seitan con vellutata di porro e contorno di verdurine di stagione. Una bottiglia di ottimo Muller Thurgau, il mio preferito.
E la torta? Bè non era proprio una torta, ma una porcata su cui mi è caduto l'occhio mentre eravamo al supermercato, una robba natalizia tutta ricoperta e pure ripiena di cioccolato, che solo a guardarla ho preso un chilo. Anche la cassiera faceva il tifo per me:
- Maammaamiaaa! Solo a gurdarla me fa venì voja! 'Na bomba de calorie! -
- E' la mia torta di compleanno - sorriso soddisfatto
Risposta non pervenuta. Ho capito che è strana come cosa, però almeno "Auguri". No-o?
Alla micia per cena abbiamo servito un gourmet di alici e salmone...'na scatoletta pe capisse! Crepi l'avarizia và, godi anche tu!
Il dopocena è stato improvvisato, Lui ha cominciato a metter su della musica selezionata dal suo hard disk che è sovraffollato e intasato tipo Città del Messico nell'ora di punta. E ci siamo messi a ballare. Nella piccola stanzetta/armadio/studiolo 2mx2m che ci ritroviamo al posto di una "vera" stanza.
Io e lui e la gatta, affetta da voyeurismo ormai conclamato, che guardava. Imbarazzante.
Poi man mano che il vino faceva effetto, l'allegria aumentava e il senso del pudore e della dignità personale diminuivano fino a sparire, siamo passati a musica più dance, tipo questa e questa e quest'altra.
Immaginatevi la scena prego sennò non rende: Noi balliamo, ci dimeniamo, ancheggiamo, sudiamo, proprio come se fossimo in una VERA discoteca. Se ancora non vi basta ci aggiungo che i modelli indossano la tuta per casa della nuova collezione autunno/inverno. Ancora non vi è chiarro il livello del cazzeggio? Allora ci metto pure che Lui, per l'occasione danzereccia, in uno slancio di coattanza che ben si addice alla scenetta che stiamo improvvisando, si mette su una giacca (a petto nudo) e un paio di occhiali da sole, i miei, quelli stile Sandra Mondaini. E' sufficiente? Ho reso l'idea?
Ah, la gatta per togliersi dall'imbarazzo (il suo) si è messa a dormire.
Che dire, che dopo una bottiglia di vino scolata in un paio d'ore e du zompi in disco poteva anche bastare così, la festa per me era riuscitissima. Mettici pure che Lui il regalino me l'aveva già fatto: un cappottino che avevo visto da Playlife e che ero già andata a provarmi 3 volte, in due negozi differenti. Ho cercato la foto per farvelo vedere, perchè è davvero delizioso, ma, ahimè, non l'ho trovata.
Andiamo al letto, soddisfatti alticci e col fiatone. Chiacchieriamo e ridiamo.
- Nina che ore sono? -
- Quasi mezzanotte -
- Devo andare al bagno -
- Pure io - e mi imbruttisce. Mapperchè? Ma se mi scappa pure a me. Non indago. Aspetto il mio turno e quando mi siedo sul trono lui esce e chiude la porta del bagno. Mossa losca e alquanto sospetta.
Lo sento armeggiare, un rumore di accendino, sedia spostata...luce che viene spenta. Sgamo che sta architettando qualcosa. E infatti quando esco sul tavolo c'è una candela e davanti un bigliettino e sotto un libricino e con la coda dell'occhio vedo Lui che si scapicolla per le scale e torna su a letto. E quasi s'ammazza. Io manco inizio a leggere che già le lacrime mi zampillano a fiotti, tipo la Carrà del Drive.in ve la ricordate? Citazione Anniottanta lo sò. Lo raggiungo e giù a piangere di gioia come un vitello!
Ma che te piagni? E' la festa tua! Ma anvedi questa...
La mattina dopo ve la risparmio che sono andata al lavoro e non so manco io che faccia c'avevo quando sono entrata in classe! Ho adotatto la seguente politica di sopravvivenza: baipassa lo specchio. Il sorriso stampato fisso sul mio viso era più che altro una paresi.
SECONDA PUNTATA
La seconda rata dei festeggiamenti si è svolta in un locale dove suonava la mia amichetta G. ve  la ricordate? Quella della luna calante. Lì abbiamo mangiato e bevuto (ancoora?). Alla mia. Tiè!
il gruppo di G. si chiama TRA MAGGIO E GIUGNO, sono solo in due ma spaccano come se fossero in quattro! Hanno un'energia, un talento, un'ironia e una freschezza incredibile e quello che fanno, tutto da sole, è sorprendentemente originale se tenuto conto del panorama indie italiano.
Sviolinate a parte (ma le adoro sinceramente) mi hanno fatto il regalo più gradito, mi hanno dedicato un pezzo, una cover per la precisione, di un'artista francese s-t-r-a-o-r-d-i-n-a-ria!
Tale Camille, non so se la conoscete ma merita davvero. Io l'ho scoperta anni fa durante la manifestazione estiva "Villa Ada incontra il mondo" e sono rimasta folgorata dalla sua genialità e fisicità, ha una voce dolce e potente e vederla ballare e muoversi sul palco è uno spasso.
Pippo Pippo che emozione (altra citazione Anniottanta del Drive.in) E giù a brindare!
TERZA PUNTATA . Saturday morning
E qua si fa per sul serio!
- Nina fatti bella che stasera ti porto fuori -
- Per che ora devo essere pronta? - che so dettagli importanti per una donna, considerando che non sono avvezza alle vestizioni per serate d'occasione. So stata tutta la mattinata a pensare "Chememetto? Chememetto?". Ma alle 16.30 ero pronta prontissima sulla porta e aspettavo lui che stava finendo di prepararsi. Non è così che doveva andare vero? Mavabbè.
Del dopo ricordo file interminabili in macchina, Lui che tirava giù tuttisanti dal calendario, io in modalità ètuttocchei sfoggio il sorriso delle grandi occasioni, quello rassicurante.
E poi corse a piedi perchè se aspettiamo il bus qui a Roma co sto traffico ciaaao stai pe arrivà.
E infine noi che arriviamo sudati e ansimanti davanti a quella che doveva essere la prima sorpresa:
Il - Palazzo - delle - Esposizioni. Tappezzato di manifesti della mostra sui Maya.
Solo che ero stravolta. Solo che ero distrutta, le gambe doloranti e le coscie incollate nelle calze tipo lonzino nella rete, arsura da clima tropicale e vaghissimo rodimento di culo.
Va da sè che la prima cosa che ho pensato è stata "Ma questo è scemo? Una mostra sui Maya? Mo?" e le prime parole che ho proferito sono state, accasciandomi sulle scale:
- Non ce la posso faaaa. Dammi un attimo per riprendermi - Poveraccio, non immagino nemmeno come l'ho fatto sentire. Stroonza. Si me lo merito!
Ma una volta dentro scopro che l'obiettivo della missione segreta era uno e uno soltanto, questo: un'istallazione di Carlos Amorales, un'artista messicano che non conoscevo.
E la sorpresa c'è stata eccome e vi spiego perchè, o meglio ci provo che andrebbe vista per capire l'impatto: immaginatevi stanze ricoperte di farfalline nere ritagliate, centinaia. E lì in mezzo noi due occhi negli occhi e paroline dolci. Noi e le farfalle. Davvero emozionante. Si si.
Vi consiglio di guardarvi le fotine che trovate alla fine della pagina che vi ho linkato.
E poi dopo il momento intellettuale ripartiamo coi baghordi, di seguito il programma della serata in 4 tappe
  1. Aperitivo in un posticino vicino piazza di Spagna, uno Spritz da paura anche insolitamente alcolico di quelli che ti fan girare la testa a stomaco vuoto e ridere di gusto per ogni stronzata detta/vista/fatta!
  2. Cenetta al quarto piano (ma che è un modo gentile per dirmi che mi vuoi più magra?) di un edificio in via della vite, zona centro storico. Però ne è valsa la pena. Il ristorante delizioso e piccino, dall'arredamento pareva di stare in un giardino. Solo cucina vegetariana e bio (eh si, sono vegetariana), prezzi accessibilissimi, alla faccia di quelli che ti mazzolano con la scusa della ricercatezza e freschezza e garanzia dei prodotti meat/ogm free. Un primo 9 euro, come in qualunque ristorante e soprattutto porzioni dignitose. Fanculo pure alla nouvelle cousine e ai suoi piatti decorativi per anoressiche! Abbiamo mangiato e bevuto vino bio (grechetto del'umbria) di gusto e siamo usciti sazi e soddisfatti. Lo consiglio a chi ama il genere o vuole sperimentare e soprattutto è di zona.
  3. After dinner (pure! non te bastava il before?) a Sanlò (San Lorenzo), con piccola sosta in un localino nuovo, Le Mura, musica piacevole e ambiente gradevole. Altro brindisi evvia!
  4. Before sleeping at home...ma questo ve lo potete immaginare da soli!

E la domanda è: ma secondo voi io tutto questo l'avrei potuto vivere con un nano al seguito?
Risposta logica: No! E allora penso che valga la pena soffermarsi su certi dettagli, adesso che si è ancora in due, per riscoprire l'importanza di certe uscite, di certi momenti di svago e leggerezza, al di là del party time, al di là delle grandi occasioni.
Per ricordarci che siamo una coppia, prima di tutto e che le vie del divertimento sono infinite, basta lavorare di fantasia. Il desiderio di un figlio è forte, eccerto che lo è ma il rischio che tutto ruoti lì attorno, facendoci perdere di vista tutto il resto, è alto.
Lasciatemelo dire: il cazzeggio fa beeene!Ma taaanto bene.
E sono sicurissima che aiuti a procreare aumentando le probabilità di successo! provare per credere!

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