Inizia la routine serale, il bambino sonnolento, pronto per andare a letto, lo portate in camera e vi chiede…mi canti una ninnananna? Panico! Non sapete più cosa inventarvi?
E’ proprio quello che mi è successo poco tempo fa, dopo che, così dal nulla, ho iniziato a pensare alle parole delle ninne nanne che stavo cantando.
Accidenti che testi! La prima che mi è sempre balzata alla mente è la classicissima “Ninna nanna ninna oh, questo bimbo a chi lo do“, che insomma a dirla tutta non è proprio tranquillizzante per un bimbo. Si sente dire che lo dai a quella bruttona della befana o peggio ancora all’uomo nero!! Per non parlare poi di quella versione che finisce con il bambin gesù che se lo prende e non te lo dà più…
Allora la mente fruga nei ricordi d’infanzia, passa in rassegna ed ecco che se ne esce con una “ninna nanna la malcontenta babbo gode e la mamma stenta…“con un accento tipicamente regionale ma, per la miseria, che quadretto poco edificante!!
Ci sarebbe anche “Bolli bolli pentolino”, perfetta, non fosse che sostanzialmente il messaggio di fondo è…niente nanna? niente pappa!!
Possibile che le ninnananne tradizionali siano così…crude? Beh certo erano tempi diversi…ma io mi addormentavo davvero con queste canzoni???
Ce l’ho! “Stella stellina“, con quella non si sbaglia, dolce, rassicurante, perfetta!
Per chi, come me, è rimasto un pò indietro con il repertorio e vuole dare una rinfrescata, con qualche testo più moderno (in tutti i sensi) ecco un sito utilissimo: Filastrocche.it.
In questo modo potete togliervi qualsiasi scrupolo di politically correct e trovare le ninnananne perfette per voi.
Anche se, a dirla tutta, ciò che di veramente magico c’è nella ninnananna è l’intonazione, il momento di intimità e la dolcezza di scivolare nel sonno accompagnati dalla voce della persona più cara che avete!
E voi? Che ninnananne conoscete ed usate?
Foto: http://mamma.atuttonet.it