Nino non aver paura di tirare il calcio di rigore…

Creato il 02 luglio 2010 da Anellidifum0

Il centravanti del Ghana, Asamoah Gyan, il nuovo Roberto Baggio del Mondiale 2010

Lui, per il resto della sua vita, non se lo dimenticherà mai. E moltissimi sul pianeta Terra, soprattutto in Ghana e in Africa, con lui. Quando Asamoah Gyan (foto qui a sinistra) ha deciso di battere il calcio di rigore sacrosanto che il Ghana poteva realizzare al 17° del secondo tempo supplementare (in totale, era il 132° minuto) contro l’Uruguay, e quindi qualificare la squadra della sua Nazionale per le semifinali dei Mondiali del Sudafrica, ha dimostrato di avere grande coraggio. Purtroppo per lui, il coraggio da solo non basta, nel calcio. Occorre anche che gli Dei vogliano. E stasera, durante la migliore partita del Mondiale che io abbia visto, gli Dei non volevano che il Ghana arrivasse alle semifinali. Il rigore tirato forte sulla parte esterna della traversa mi ha subito fatto pensare a Robertino Baggio ai Mondiali del 1994. Sono rimasto senza parole. E poi ho visto il futuro, altro che sfera di cristallo, e ho detto “Ora passa l’Uruguay perché i ghanesi non ne segnano uno o quasi”.

E infatti, abbiamo assistito in mondovisione al crollo psicologico del Ghana, solo parzialmente recuperato da Gyan che poi avrebbe messo a segno il suo rigore nella sequenza successiva, quando ai rigori si era ormai arrivati. Purtroppo, gli altri compagni della sua squadra erano già crollati, lo ha dimostrato in particolare il ghanese che ha tirato un rigore privo di rincorsa, volendo dimostrare chissà cosa a chissà chi, rigore del tipo che si tirano solo quando si gioca a vill’Ada tra amici e non è per nulla importante segnare o meno.

Peccato. Peccato perché il Ghana era già la squadra di tutta l’Africa e cominciava a esserlo anche di gran parte dell’Europa. Peccato, perché avremmo voluto vedere ancora la danza-makumba dei ghanesi, che hanno sfoggiato ancora una volta una fisicità d’altro pianeta rispetto agli avversari, comunque capitanati da un maestoso Forlan, vero asse centrale dell’Uruguay, dai cui piedi sono partiti *tutti* i lanci più pericolosi per le punte nonché il fantastico gol su punizione del pareggio, da antologia del calcio. Bellissimo match, tirato dall’inizio alla fine, con due squadre così diverse e distanti da un punto di vista di bravura tattica, eppure animate da una grandiosa determinazione che le ha messe per due tempi regolamentari e due tempi supplementari proprio sullo stesso piano.

L’Uruguay era comunque una delle mie “seconde squadre” preferite, ma non sono riuscito a tifare per loro perché il Ghana era in assoluto la mia preferita dopo l’Italia e in semifinale incontra l’Olanda, squadra europea per la quale tiferò come un dannato, considerando che amo molto quel Paese e che in genere tifo per tutte le squadre della UE, ai mondiali, tranne la Francia.

La notizia bella è infatti venuta dalla mia Olanda, che ha sbattuto fuori un arrogante Brasile. I brasiliani si ricorderanno di questa partita all’incirca come si ricordano ancora di Brasile-Italia di Spagna 1982. Anzi no: un po’ meno. Ma oggi il Brasile è davvero in lutto, però faranno presto a consolarsi con un Mondiale da ospitare e le Olimpiadi pure.

Nota di colore: anche nella sperduta Isola di Mauritius ci sono mega schermi per seguire le partite del Mondiale. La gente smette di fare qualunque cosa per vedere le partite, e naturalmente tifavano tutti per il Ghana. Questo sport è davvero lo sport del mondo.


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