Come non prendere poi la palla al balzo e approfittare del ciclo sulla maternità proponendo un gruppo che ha intitolato un intero album con una parte del corpo femminile ben precisa che per buona parte della società viene considerata come un destino, per altr* (come dovrebbe essere) una potenzialità? Stiamo parlando dell’album “In Utero”, terzo album della band uscito nel 1993.
A questo proposito abbiamo fatto una selezione di brani contenuti non solo in questo album, rispetto alla rilevanza delle tematiche. Come primo brano vi proponiamo “Breed”, che piaceva molto ai Nirvana eseguire dal vivo, in italiano significa “procreare” e racconta gli stati d’animo legati ad una gravidanza indesiderata. A seguire “Pennyroyal tea” che è emblematicamente un tipo di te che si dice provochi l’aborto se consumato in grandi quantità da una donna gravida, “Polly” che come la controversa “Rape Me” racconta di uno stupro, vissuto dalla prospettiva di chi l’ha subito, ma non sempre in modo vittimistico. Poi a seguire “Come as you are” e “Smells like teen spirit”, che oltre ad essere due brani molto belli, lanciano un messaggio positivo rispetto alla possibilità di ribellarsi dai modelli mainstream.
Ricordiamo anche le tante dichiarazioni di Kurt Cobain fortemente schierato contro l’omofobia, che tra l’altro fu costretto a scontare alcuni giorni di carcere per aver scritto “God is Gay” con una bomboletta su alcuni muri di Aberdeen, e le diverse occasioni e performance in cui ha indossato con disinvoltura abiti femminili.
Buon Ascolto!
Pubblicato il 18 maggio 2013 alle 2:02 pm in Terza stagione | Feed RSS | Rispondi | URL trackback