Noa: una Voce Angelica al Servizio della Pace

Creato il 09 marzo 2016 da Dietrolequinte @DlqMagazine

Le mie preferenze musicali verso l'universo femminile sono state influenzate da un'infanzia trascorsa in ambienti molto vicini alla lirica. Rimango quindi sempre piacevolmente affascinata dall'estensione vocale e dalla capacità dei soprani di raggiungere con purezza e limpidezza le più fragili note "di testa". C'è chi riproduce il suono e chi sembra invece crearlo ed è questa la differenza che ti porta all'emozione ed alla pelle d'oca. Noa è una delle artiste che meglio spiega questa differenza: la sua capacità di prendere la nota è talmente cristallina da dare non soltanto l'idea di una creazione ma anche la sensazione che lei "sia" ciò che ascoltiamo.

Alla particolare timbrica si aggiunge la capacità inimitabile di Noa di abbracciare il suo pubblico: qui la postura e la gestualità coronano visivamente quello che l'artista comunica attraverso il suono. C'è poi da dire che traspare e si diffonde la gioia che lei stessa vuole trasmettere tanto che ci chiediamo se sia la sua voce a generarla o se sia quella felicità a regalare una marcia in più ai suoi doni. La bravura da percussionista sottolinea la sua vivacità e il suo eclettismo e persino nell'utilizzo della mera voce si regala quale sapiente polistrumentista. Corroborante nei pezzi malinconici, energizzante in quelli strumentali, toccante fino alla commozione nei melodici.

Complice d'eccezione di Noa è il chitarrista Gil Dor, suo direttore e fedele accompagnatore musicale, con il quale festeggia venticinque anni di attività in comune. Un traguardo che il duo ha voluto celebrare, grazie a Progetto Live, con la platea del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, accolto con l'effervescente calore del Friuli Venezia Giulia Gospel Choir. Un'esibizione eccezionale quella con l'ensemble diretto da Alessandro Pozzetto e Rudy Fantin, che si aggiungono alla lunga schiera di artisti internazionali con cui Noa ha collaborato.

Come centinaia sono le canzoni scritte in inglese ed ebraico dalla stessa Noa che, oltre ad essere dotata di una voce angelica e di una presenza scenica a dir poco magnetica, è anche un'eccellente cantautrice che vanta tantissime collaborazioni con i più bei nomi del mondo della musica (solo per citarne alcuni, Stevie Wonder, Pat Metheny, Quincy Jones e Sting). Infine, al termine di questo bellissimo concerto, Noa, quasi a volerci ricordare la sua celebre esibizione in Vaticano davanti a Papa Giovanni Paolo II, ci incanta regalandoci la sua versione dell' Ave Maria e mettendo così a nudo, proprio come i suoi piedi sul palco, un dono che sembra nato per il fine a cui è destinato: lottare contro la violenza con la "musica, armonico e pacifico punto d'incontro al di sopra delle religioni".

Le fotografie inserite in questo articolo sono di Filippo Moccia


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