Il Rapporto Flexner ebbe un effetto travolgente: tutte le scuole mediche non universitarie furono chiuse e si stabilirono criteri, validi ancora oggi, per la formazione scientifica dei terapeuti. Questi parametri furono adottati dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, nel 1978 con la «Dichiarazione di Alma Ata», garantendo così la formazione scientifica uniforme dei medici a livello internazionale.
In Italia, la legge Ossicini del 1989 ha avuto il merito di richiedere una laurea in medicina o in psicologia a persone che praticavano la psicoterapia senza la minima preparazione accademica. L’Italia detiene il record delle scuole private riconosciute di psicoterapia (341) e i posti a disposizione per gli aspiranti psicoterapeuti sono in numero maggiore di coloro che si laureano ogni anno in psicologia.
da: http://www.aipsimed.org
Commento del Dott. Zambello
Speriamo. Capisco, so bene che in Italia le cose non possono andare come in America. L’organizzazione dell’Università è diversa ma, non è possibile, appunto, che ci siano 341 scuole di specializzazione di psicoterapia. Non è possibile, e lo dico con consapevolezza, che una persona possa fare lo psicoterapeuta dopo una formazione di “soli” quattro anni e spesso senza nessun lavoro personale, senza aver fatto una analisi. Abbiamo terapeuti che fanno medicina, dove l’esame di psicologia non è neanche obbligatorio e poi si iscrivono ad una delle 341 scuole, costose che si devono pagare, ma non necessariamente frequentare e dopo quattro anni sono psicoterapeuti. Si, coi piedi!