La noce moscata è il seme di un albero sempreverde originario delle zone tropicali. Il nome botanico completo della pianta è Myristica fragrans e cresce spontaneamente nelle Molucche e nelle Filippine, mentre viene coltivata nelle Indie Orientali, a Sumatra e nella Guyana. L’albero di noce moscata può raggiungere anche i 20 metri di altezza e si sviluppa dopo diversi anni dal primo impianto. La principale caratteristica di questa pianta è che i frutti, di colore marrone o sabbia, quando raggiungono la maturazione, si aprono emettendo un seme avvolto in una pellicina rossa ( chiamata arillo) Il seme, privato dell’arillo, cioè sbucciato, è proprio la noce moscata, cioè la mandorla prodotta dall’albero Myristica fragrans. La noce moscata è conosciuta in tutto il mondo come una spezia per aromatizzare dolci e altre pietanze, ma è anche considerata una sostanza stupefacente, di natura legale e con effetti ( se consumata ad alte dosi) simili all’LSD o alle anfetamine di sintesi. La noce moscata riveste anche una certa importanza in campo officinale per via delle sue benefiche proprietà. In campo culinario e officinale si usano il seme sbucciato, da cui si ricava proprio la noce moscata, e l’arillo da cui si ricava il macis.
Il seme della Myristica fragrans, cioè la noce moscata propriamente detta, contiene un olio essenziale, sostanze terpeniche e oli grassi da cui si ricava il burro di noce moscata. L’arillo ( la buccia rossa esterna) presenta la stessa composizione del seme, con una netta prevalenza di composti fenilpropanici. I composti fenolici della noce moscata hanno la proprietà di inibire
la sintesi delle prostaglandine ( sostanze che scatenano il dolore), in alcune mucose e prevalentemente nel colon. Per questo motivo la noce moscata si impiega come analgesico e carminativo in caso di dolori di stomaco. Le molecole della noce moscata presentano anche proprietà antibatteriche e secondo studi condotti nei ratti, anche inibitrici del transito intestinale, dunque, effetti antidiarroici. Il macis, cioè l’arillo che avvolge la noce moscata ha proprietà antinfiammatorie, digestive ed aromatiche, ma viene usato per lo più come condimento. Proprietà digestive e antiemetiche sono presenti nella noce moscata che da sempre è stata impiegata per calmare nausea e vomito. Le proprietà analgesiche della stessa ne permettono l’impiego per trattare i dolori reumatici e muscolari di tipo acuto. Le proprietà dell’olio essenziale sono utili per combattere il
raffreddore e il catarro. Altre proprietà positive della noce moscata sono quelle antinfiammatorie, antibiotiche e lenitrici. La noce moscata presenta solo una caratteristica negativa: l’effetto allucinogeno dovuto, sembra, alla presenza di acido mistrico ed elimicina, acidi o acenilbenzeni che provocherebbero stordimento e allucinazioni simili a quelli indotti da droghe di sintesi come l’Lsd.
Per esplicare i suoi effetti benefici , la noce moscata può essere assunta sotto forma di decotto e tisana che si prepara con polvere di noce moscata. La dose giornaliera di polvere di noce moscata, da assumere, va da 0,20 a 2 grammi al giorno, anche se per la tisana, alcune fonti precisano che sono necessari 10 grammi di noce moscata in un litro d’acqua. Prevista la stessa quantità di noce moscata e lo stesso dosaggio per il decotto. La dose consigliata per l’olio essenziale è di 2, 5 gocce al giorno. La dose consigliata di macis ( che ormai si usa solo come spezia) è di 0,3 , 0,5 grammi al giorno. Con il macis essiccato si prepara anche una tintura madre. La dose consigliata è di 1, 2 grammi in porzione. Studi hanno evidenziato numerosi effetti tossici della noce moscata specie ad alte dosi ( 5, 15 grammi). Gli effetti si riferiscono prevalentemente alla sfera mentale e a disturbi oculari, come le miosi ( rimpicciolimento della pupilla). In cucina la noce moscata viene usata per aromatizzare dolci, come torte, creme e budini, ma anche besciamelle e purè di patate. Si usa anche per insaporire ripieni di carne e spinaci contenuti in tortellini e ravioli. Per gli effetti psicogeni, in passato, la noce moscata veniva usata anche come afrodisiaco. L’uso è sconsigliato ai soggetti che assumono psicofarmaci e a donne in gravidanza e allattamento. Qualsiasi rimedio vegetale, noce moscata compresa, prima di essere assunto a scopo officinale, va attentamente prescritto da un medico per cui si suggerisce di fidarsi solo delle dosi prescritte dallo stesso.
La polvere di noce moscata viene venduta in sacchetti da 100 grammi. Questa preparazione si usa per preparare decotti e tisane. Il costo di una confezione da 100 grammi di noce moscata per tisane e decotti è di dieci euro. Molte fonti consigliano di usare la noce moscata intera e di ridurla in polvere solo prima dell’uso. La noce moscata per condire gli alimenti si trova nei supermercati, sia in polvere che intera. Per un migliore effetto aromatico si preferisce comprarla intera e grattugiarla poco prima di aggiungerla alle pietanze. Il costo di questa spezia è abbastanza accessibile e oscilla intorno ai due euro.