Secondo l’accusa, gli arrestati facevano parte di un’organizzazione criminale, formata da imprenditori e professionisti, che avrebbe creato falsi rapporti di lavoro, con lo scopo di ottenere indebite erogazioni previdenziali ed assistenziali dall’Inps. Dei sei indagati: uno raggiunto da sequestro preventivo dei beni e cinque finiti anche agli arresti domiciliari.
Circa 8mila le posizioni lavorative irregolari accertate. Sottoposti a sequestro, denaro, conti correnti e depositi bancari, oltre a beni mobili e immobili per un valore di circa 25 milioni di euro.
L’indagine ha appurato l’esistenza di un’organizzazione criminale, composta da imprenditori e professionisti, volta a creare fittizi rapporti di lavoro presso imprese industriali e del terziario, con sede nell’Agro nocerino-sarnese, intestate a cittadini compiacenti allo scopo di ottenere indebite erogazioni previdenziali e assistenziali come indennità di occupazione, maternità e malattia, con conseguente ingente danno economico per l’Inps.