Noctefilm, il progetto

Creato il 25 novembre 2013 da Sadica @sadicamente
Fabrizio Fiore e Luigi Salerno sono gli ideatori del progetto Noctefilm, una piattaforma di idee e progetti di ricerca sul linguaggio audiovisivo, un contenitore che possa mettere insieme più sensibilità espressive, più modi di vedere e di intendere il meraviglioso campo di indagine e di crescita artistica e umana che il cinema indipendente rappresenta.

Come nasce il progetto Noctefilm?
Noctefilm nasce in primo luogo per circuire e proteggere un nostro spazio espressivo, questo da quando lo abbiamo avvertito stabile e maturo, pronto per essere condiviso.
Dopo aver cominciato a rodare in privato diversi progetti, esperienze, collaborazioni, abbiamo sentito l'esigenza di un confine e insieme di un bacino, un territorio amico e sicuro dove condividere il nostro materiale audiovisivo in crescita o in prima incubazione, quello che abbiamo sentito più interessante, rendendolo visibile e consultabile attraverso un quadro chiaro e ordinato di quelli che sono i nostri propositi, il nostro accento stilistico sulle storie, sui temi e sul cinema che amiamo.
Noctefilm nasce anche come possibile o impossibile luogo di aggregazione perché un'idea possa brillare e consolidarsi in sinergia con altre forme espressive, accendendosi di nuove luci, di nuove forme e di nuovi occhi.
Nessuna collaborazione o interazione sarà mai superflua e opaca, secondo noi, quando armonizzata e ispirata secondo un movente ispirato e comune.
Chi si cela dietro questo contenitore di idee?
 Fabrizio Fiore e Luigi Salerno, in primo luogo due amici che hanno impiantato questo circuito sotto il segno di questa meravigliosa amicizia e che amano le lunghe passeggiate solitarie, le chiacchierate notturne e interminabili, lo scambio di idee, di libri, di film, l'effetto grandangolo, la steadicam, le strade in salita, i boschi e J. S. Bach.

Quali sono i progetti ai quali state lavorando?
Al momento stiamo chiudendo Love letters, un lavoro a cui siamo molto legati e che si trova in fase di post-produzione (stiamo lavorando alla color correction e alla colonna sonora) e intanto stiamo organizzando il casting per Giorno di compleanno, un corto/mediometraggio, che assorbirà prossimamente le nostre energie e che segna anche un passaggio importante e delicato per il nostro percorso.
In che modo selezionate i progetti da portare avanti?
Di solito la selezione è frutto di lunghe discussioni e trattative, non sempre incentrate su quel progetto in particolare, ma anche su altri contesti paralleli.
Spesso planiamo su qualcosa che era nell'aria senza che ne fossimo stati ancora troppo consapevoli. Esistono dei momenti in cui si creano condizioni in cui una certa idea, un certo plot, prende spazio naturalmente dentro di noi e quasi ci costringe a vederlo affiorare, con una sua irruenza che spesso non lascia il tempo di guardare ad altro, o a quello che fino al giorno prima ci sembrava più urgente.
È come è accaduto quest'estate con L'effetto Shepard, un lavoro imponente e molto complesso, che ci ha letteralmente afferrato per i polsi e che, nonostante le difficoltà oggettive per poterlo sviluppare in questa fase specifica della nostra esperienza, ha occupato un posto importante nel nostro cuore e nella nostra vita, e ancora continua ad occuparlo, come può avvenire in seguito ad un assedio, avvenuto quasi alle nostre spalle, ecco. Per cui: la selezione di un progetto è fatta di una serie di dinamiche non sempre logiche e razionali, ma che alla fine ci portano a dire che non potevamo scegliere altrimenti.
E in fondo è proprio così: quando scegliamo un progetto è come se fosse stato prima lui a scegliere noi.
Qual è il progetto che presto potrà essere visto anche dal pubblico?
Se tutto va bene come speriamo, Love letters, di cui abbiamo accennato poco prima.
In che modo il pubblico o gli addetti ai lavori o semplici collaboratori possono esservi d'aiuto?
Credo che vi siano diversi canali. Il primo è seguire il nostro sito ufficiale, dove potranno avere un quadro generale di tutti i nostri progetti, della nostra concezione e fisionomia di percorso. Il sito di Noctefilm è uno strumento molto importante, a cui teniamo davvero molto.
In un secondo momento, quelli che avvertiranno una certa sintonia con il nostro mondo, potranno approfondire i nostri progetti, durante le varie fasi del loro sviluppo, divulgarli tramite i social e i vari strumenti della rete, partecipare attivamente alla loro realizzazione quando, per esempio, organizzeremo crowdfunding, – ricerca di fondi per coprire in parte le spese necessarie e indispensabili al finanziamento di un'opera.
Ciascuno può dare il contributo che sente e può sempre accostarsi alla nostra realtà, nei tempi e nelle modalità che avverte più vicini al suo spirito e al suo gusto, e sempre con la massima libertà.
Quali sono i film ed i registi che vi hanno influenzato fino a farvi creare Noctefilm?
Si tratterebbe di una lista infinita, impossibile da concentrare in un solo punto: a partire dal cinema muto, da Keaton, Chaplin, Murnau, passando per Welles, Ophüls, e continuando, con i classici del cinema americano, la Nouvelle Vague, il Neorealismo italiano, la fantascienza, senza esclusione di colpi e ancora Kubrick, Tarkovsky, Kieślowski, Friedkin, Haneke.
Credo che potremmo passare ore o giorni a stilare un elenco, fatto di tanti mondi espressivi, anche molto diversi l'uno dall'altro, ma che in qualche modo ci hanno stregati e resi diversi, forse migliori o più vivi.
Credo proprio di sì, più vivi, soprattutto.
Progetti futuri?
Diversi. Abbiamo da tempo il desiderio di realizzare un mediometraggio di stampo noir Passaggio a livello, già completo di una sua sceneggiatura; un altro lavoro dal titolo La prova di Nuit, di stampo più introspettivo
e intimista; inoltre non escludiamo qualche incursione sperimentale che coinvolga il teatro con gli 85 monologhi cluster: Il chiodo nella lampadina, e continuare a inseguire il grande sogno de L'effetto Shepard, questo progetto ancora così misterioso, moderno e multiforme sulla poesia e sul cinema, che prima o poi, come ci auguriamo, ci vedrà coinvolti e impegnati, sperando che sussisteranno presto le condizioni adeguate per svilupparlo a dovere e con le persone giuste.
Ma oltre queste tappe, più o meno pianificate, non escludiamo l'arrivo di nuovo materiale di viaggio, nuove rielaborazioni ed esplorazioni, che a volte arrivano di colpo nelle nostre vite come un temporale, in altri casi come un uccellino che sbanda e ti entra dalla finestra. Più o meno è così che funziona, immaginiamo di sì.

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