Mai fidarsi troppo però... della nostra tv di stato e dei poteri forti del nostro paese, intendo. E infatti, scorrendo la programmazione cinematografica, ecco materializzarsi la beffa: è vero, Noi Credevamo (a parere di chi scrive, di gran lunga il film più bello dell'ultima Mostra del Cinema) esce oggi nei cinema, ma a quale prezzo!
Il film che doveva celebrare in pompa magna i 150 anni dell'Unità d'Italia, costato alla Rai circa 7 milioni di euro, viene distribuito in appena 30-sale-30 in tutto il territorio nazionale!! E, quel che è peggio, vergognosamente sforbiciato di quasi mezz'ora di proiezione per contenere la durata entro le tre ore, in modo da consentire agli esercenti di programmare uno spettacolo giornaliero in più!
Certo, inutile indignarsi o stracciarsi le vesti.
Ormai tutti sappiamo che il nostro paese è questo. Un paese dove la cultura è quasi un fastidio, un lusso che non ci possiamo permettere. E dove un Ministro della Repubblica può permettersi di affermare candidamente che 'la cultura non fa mangiare'... E' il ben noto atteggiamento di una classe dirigente becera e ignorante (e politicamente ben schierata, inutile dire con chi) che da sedici anni a questa parte persegue sistematicamente tutto ciò che ha a che fare con la creatività e l'ingegno. Il disegno è chiaro: annientare sistematicamente la Cultura per lobotomizzare un popolo già poco colto di suo, e quindi ben 'malleabile'...
Non so davvero se consigliarvi di andare a vedere Noi Credevamo. La versione vista a Venezia era un capolavoro: insieme a Il mestiere delle armi di Olmi, forse il film italiano più importante dell'ultimo quarto di secolo. Quella che esce oggi nelle trenta-sale-trenta che hanno avuto il coraggio di programmarlo non si sa... a questo punto, meglio davvero aspettare il dvd.
La recensione:
http://solaris-film.blogspot.com/2010/09/venezia-67-noi-credevamo-italia-2010-di.html