Se sei nato tra il 1980 e il 1999 appartieni anche tu alla Generazione Y. Dicono che siamo narcisisti, esigenti, impazienti, viziati e iperconnessi. Ma qualche buona qualità ce l’abbiamo, ci descrivono come altruisti, tolleranti e “selvaggiamente” ottimisti. Pregi e difetti nei quali, vi assicuro, vi ritroverete pienamente…
La tecnologia è mia sorella. Abbiamo cominciato a smanettare alle elementari con gli schermi in bianco e nero e non ci siamo più fermati. Appoggiare la mano sul mouse e diventare un tutt’uno con la freccetta è venuto naturale. Era scritto nel nostro DNA, dopo poche lezioni di informatica eravamo già più bravi della maestra. Con le tecnologie ci siamo evoluti anche noi e adesso viviamo iperconnessi e soffriamo di dipendenza da internet e da social network. Forse la situazione ci è un po’ sfuggita di mano…
Vivere per lavorare o lavorare per vivere? Siamo inclini a cambiare lavoro facilmente perché siamo impazienti e pretendiamo un riconoscimento immediato. Vogliamo un lavoro che dia soddisfazioni e gratificazioni, in fondo il lavoro è anche la nostra vita. Le condizioni sociali ed economiche hanno reso la linea di demarcazione tra la nostra esistenza lavorativa e privata sottilissima, ahimè, quasi impercettibile. Perché fare quindi un lavoro che non ci piace?
Politica? No grazie! Siamo meno interessati alle questioni politiche e civili delle generazioni precedenti e più orientati ai beni materiali ed effimeri. Che siano stati questi vent’anni di mala politica a condizionarci?
Coscienza ecologica e sociale. Siamo cresciuti con il mito della condivisione e ciò ci ha portati a mantenere un comportamento in genere socialmente responsabile e sensibile al prossimo (le eccezioni confermano la regola), unitamente ad una elevata sensibilità per il dibattito ambientale. In fondo chi di noi non ha mai sognato di tornare a fare il contadino e vivere del proprio orticello?
Free yourself! Rispetto ai nostri genitori, noi Y siamo mentalmente più aperti, più disposti ad accettare le diversità, ad abbracciare nuove idee e nuovi stili di vita. Abbiamo voglia di esprimere la nostra personalità e non ci vergogniamo a farlo.
L’ottimismo è il profumo della vita! Noi questa positività ce l’abbiamo, anzi siamo incredibilmente, irragionevolmente e sconsideratamente ottimisti! In fondo (in alcuni proprio in fondo in fondo) ci crediamo che un mondo migliore sia possibile.
Cari “Millennial”, non abbiate fretta di negare, rileggetelo, digeritelo, rendetevelo utile!