“Jonathan Biabiany
Quando il calciomercato ti salva la vita…Jonathan Biabiany non potrà mai dimenticare quest’ultima sessione di mercato, sembrava ormai cosa fatta il suo passaggio al Milan, foto di rito e visite mediche ormai alle spalle. Ma nel calcio di oggi nulla è come sembra, e questa, purtroppo, non è una storia a lieto fine per il nostro Jonathan che per la terza volta ha sfiorato Milano. Una carriera da predestinato quella di Biabiany qui in Italia. Dallo scudetto primavera con l’Inter 2007 (la primavera di Belec, Bolzoni, Bonucci e Balotelli) al Mondiale per club conquistato con Benitez ed i nerazzurri pluridecorati. Ma l’ Inter decide di non puntare sul giovane francese che nel mercato di gennaio finisce a Genova, sponda Samp, nell’affare Pazzini. Sei mesi a Marassi possono bastare, la Samp orfana di Cassano e Pazzini retrocede e Jonathan approda a Parma per la seconda volta, quella buona. Dopo tre stagioni da top player arriva il Milan, l’occasione di una vita. Ma neanche questa, per Biabiany, è la volta buona,
un’anomalia cardiaca evidenziata dello staff rossonero durante le visite mediche lo
ferma ai box. Quello che ci auguriamo è che Jonathan possa tornare più forte di
prima ad inseguire non solo un pallone ma soprattutto un sogno, il suo sogno. E’
proprio vero il calciomercato, in certi casi, può salvarti la vita.”
Poco più di un anno fa noi Agenti Anonimi abbiamo pubblicato questo breve augurio ad un ragazzo sfortunato e tal talento indiscusso. Dopo mesi e mesi di incertezza, paura e dolore, dopo giorni fatti di duro lavoro e allenamento, Jonathan Biabiany ha vinto la sua battaglia contro la sfortuna. La notte di ieri sera a San Siro è stata la sua notte, contro il Frosinone il francesino ha sbloccato il risultato con un grande destro di controbalzo e illuminato San Siro con alcune ripartenza fulminee degne del miglior Speedy Gonzales. Da giocatore pronto al ritiro a pedina molto importante nello scacchiere tattico di Roberto Mancini. Nel calcio, come nella vita, niente è impossibile!
Bentornato Jonathan Biabiany
A cura di Vito Lecce