“Noi non ci lasceremo mai – La mia vita con Bovo” di Federica Lisi Bovolenta e Anna Cherubini

Creato il 27 luglio 2014 da Vivianap @vpicchiarelli

“Mi chiamo Federica Lisi Bovolenta, ho trentasette anni e cinque figli. Sono la moglie di Vigor Bovolenta, il campione di volley che in molti ricorderete, scomparso in campo il 24 marzo 2012. Vigor Bovolenta. Bovo per gli amici e per me. Quindici anni insieme. Poi lui se n’è andato. Se n’è andato senza lasciarmi. E senza lasciarmi istruzioni. Se n’è andato restando dentro la mia vita. Restando la mia vita.
“Bovo per sempre”, “Bovo nel cuore”, “Bovo in tutti noi”: scrivono così in certi striscioni durante le partite. Sono striscioni grandi, colorati, struggenti. Uno di questi è dentro di me.
“Bovo per sempre”. È proprio come una scritta incisa nella mia anima, e sta lì, anche quando il vento cambia, quando si ferma, quando fa paura. Il vento che a volte arriva e si porta via tutto quello che abbiamo, la parte più importante di noi, senza la quale ci sembra di non ricevere più vita, di non poter più crescere.
Ma poi non è così. Qualcosa resta sempre e si cresce ugualmente, come alberi le cui fronde si piegano verso il fiume anziché andare verso il cielo, come commedianti che accolgono l’improvviso colpo di scena. Si continua a giocare, a recitare; anche dal basso il cielo si vede lo stesso. Io, ora che lo so, cerco di non avere paura, di essere forte. È da oltre un anno che mi sforzo di esserlo ogni giorno. Ci sono momenti in cui penso che cederò e manderò tutto all’aria. Altri in cui penso che sarò più forte di qualunque cosa che mi possa capitare. Mi trovo sempre tra le due cose più estreme, la migliore o la peggiore. E alla fine quello che sento dentro mi riporta a lui, a Bovo per sempre.
Vorrei che da questo libro i miei figli comprendessero meglio chi era il loro papà, le cose che facevamo insieme, quelle in cui credevamo.
Vorrei vederli, alla fine di questa storia, semplicemente sorridere.”

Un libro che è la testimonianza di un grande amore che va oltre la morte. Un libro che, scritto assieme ad Anna Cherubini, non ha la presunzione di spiegare come sia possibile sopravvivere per una donna al dolore immenso della scomparsa improvvisa del proprio compagno, restando sola con quattro figli e con uno in arrivo, di cui lui, Bovo per tutti, non ha fatto in tempo a sapere nulla. Questo, piuttosto, è un libro che racconta le sfide quotidiane che dal 24 marzo 2012 Federica si è trovata ad affrontare. E dell’affetto, immenso e impensabile, che di botto le è stato riversato addosso. Ma è anche un libro che racconta di un passato da custodire gelosamente eppure da condividere con il resto del mondo. Un libro che è una lezione di vita, un libro da cui trasuda la vita in ogni sua manifestazione, un libro che non si legge ma che si ingurgita con la stessa voracità con si sperimentano le gioie ma anche i dolori.

Illuminante, spiazzante, a tratti comico, talvolta straziante.


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