Noi siamo un Paese senza memoria

Da Maurizio Lorenzi

Noi siamo un Paese senza memoria. Il che equivale a dire senza storia. L’Italia rimuove il suo passato prossimo, lo perde nell’oblio dell’etere televisivo, ne tiene solo i ricordi, i frammenti che potrebbero farle comodo per le sue contorsioni, per le sue conversioni: ma l’Italia è un Paese circolare gattopardesco in cui tutto cambia per restare esattamente com’è. In cui tutto scorre per non passare davvero. Se l’Italia avesse cura della propria storia, della propria memoria, si accorgerebbe che i regimi non nascono dal nulla ma sono il portato di antichi veleni, di invincibili metastasi. Imparerebbe l’Italia che questo Paese è speciale nel vivere alla grande ma con le pezze al culo, che i suoi vizi sono ciclici, si ripetono incarnati da uomini diversi che condividono lo stesso cinismo, la medesima indifferenza per l’etica, con l’identica allergia alla coerenza, a una tensione morale.

Pier Paolo Pisolini, da scritti corsari del 1975

Segnalazione di Maria Francesca Brambilla