NOIF: il funzionamento del “Premio di Rendimento”

Creato il 06 febbraio 2014 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Nel corso degli anni, tutti gli operatori di mercato ed i Presidenti dei Club in generale, hanno lamentato gli scarsi margini di “manovra” nelle opera zioni di acquisizione e cessione dei calciatori (siano essi Giovani di Serie o Professionisti) in quanto il sistema del nostro tesseramento era considerato troppo rigido e poco flessibile in base alle diverse esigenze economiche.

Addirittura, in alcuni casi, era considerato un limite competitivo rispetto al mercato estero dove, in effetti, con una semplice scrittura tra le parti, in alcuni casi, si possono prevedere una serie di clausole particolari a favore dei soggetti interessati.

In Italia, per molto tempo, la squadra cedente (quella che si priva delle prestazioni sportive del calciatore) aveva come unico beneficio economico il solo prezzo corrisposto per la cessione (sia essa a titolo definitivo o temporaneo).

Nel corso degli ultimi mesi, però, sono nate tutte una serie di norme che hanno cambiato il sistema delle trattative tra club nell’ambito della cessione dei calciatori. Il Premio di Rendimento è uno dei nuovi strumenti negoziali introdotti dalla FIGC attraverso la pubblicazione Comunicato Ufficiale n. 190/A del 4 giugno 2013 e più in particolare dei suoi allegati.


Questo nuovo strumento negoziale può essere utilizzato solo nell’ambito professionistico e, quindi, riguarda i trasferimenti tra Club professionistici oppure, nella sua interpretazione più estesa, anche nel caso di cessione da una squadra dilettante a una iscritta nel le Leghe professionistiche.

Questo istituto, quindi, prevede il trasferimento sia dei Giovani di Serie che dei Professionisti e, per essere considerato valido, deve contenere criteri specificatamente definiti in cui siano chiari gli obiettivi o l’obiettivo che deve raggiungere la squadra che acquisisce il calciatore (oppure quelli raggiunti dal calciatore individualmente) affinché il beneficio economico possa essere corrisposto dalla società cessionaria alla società cedente.

Ecco, dunque, la vera novità introdotta da questo strumento; il Premio di Rendimento consente alla società cedente (e non a quella cessionaria come accade nel Premio di Valorizzazione) di trarre benefici economici dalla cessione definitiva (o temporaneo) del calciatore.
 

L'analisi completa può essere consultata sul sito dell'ADISE, Associazione Italiana Direttori Sportivi.


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