Nokia sperava di uscire dalla crisi che la vede coinvolta da qualche mese con i nuovi smartphone dotati di sistema operativo Windows Phone.
A quanto pare però si è sbagliata, certo, questi dispositivi hanno venduto e segnato nuovi record di vendita ma tutti inferiori alle aspettative dei dirigenti, del CEO Stephen Elop e soprattutto degli investitori.
Ieri la Nokia è scesa in borsa del 7%, numero che va ad aggiungersi alle perdite del 15% rinvenute il giorno prima, si può tranquillamente affermare che la società non se la sta cavando bene ma sentiamo cosa afferma l’analista Peter Cunningham di Canalys:
“E’ troppo presto per dire che Nokia è in fallimento. L’azienda è ancora nel bel mezzo della sua transizione verso Windows Phone, ma non può permettersi di sprecare altro tempo. I prossimi sei mesi saranno fondamentali per il futuro a lungo termine della compagna. Il Lumia 610 dovrà riscuotere molto successo e per il periodo natalizio dovranno essere necessariamente presentati nuovi prodotti di punta.”
Nokia se vuole seriamente impegnarsi per uscire da questo “fallimento programmato” dovrà produrre dei terminali che soddisfino davvero l’utenza, non serve a nulla mettere in commercio una dozzina di modelli pressochè identici e avere un ricavo da niente, decisamente meglio produrre quei 4-5 modelli ma con caratteristiche e design esclusivi.