Nomade Pastoralis (racconto)

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Due ancelle attendevano il suo arrivo. La tenda principale era già aperta e mostrava un accogliente sala riscaldata dove, forse grazie a qualche incantesimo, gli elementi impazziti che lo aggredivano erano scacciati.Mani delicate afferrarono le ruvide membra del giovane viandante. Lo tirarono docilmente all’interno della tenda dove il mercante lo attendeva a braccia aperte. Annuiva e faceva cenno di sedere su uno dei morbidi cuscini. Una grande clessidra segnava le ore, ruotava sospesa nel nulla e brillava come se ogni singolo granello di sabbia fosse formato da polvere di diamanti.
Discuterono pacificamente degli interventi necessari al suo mezzo. Prepararlo a valicare le montagne avrebbe richiesto una giornata di lavoro. Nel frattempo lui sarebbe stato ospite in una delle tende ricreative.
Il giovane viandante aveva sentito molte voci su quelle famigerate tende. Si narrava che l’uomo che vi sarebbe entrato avrebbe pianto per il resto dei suoi giorni il momento in cui era stato indotto a lasciarle. Meraviglie infinite si nascondevano all’interno di quei tendaggi. Meraviglie che apparivano in base ai desideri dell’ospite. Donne disponibili e disinibite, ogni tipo di cibo e bevanda, giochi e letture di ogni genere. Nulla era impossibile per le tende ricreative.
Bisognava, lo ammoniva gentilmente l’emiro mercante, ricordare che i desideri possono a volte essere più pericolosi di quanto uno possa credere. Una scelta oculata avrebbe regalato al giovane viandante una esperienza che non avrebbe mai più dimenticato. Una scelta sbagliata o, esagerata, lo avrebbe condotto alla disperazione, se non addirittura alla morte.
Il giovane annuì perplesso. Poteva davvero, una semplice tenda, uccidere il proprio occupante?
Titubante, il giovane viandante accettò l’offerta del mercante emiro. Assieme a lui assistette all’ingresso nelle officine reali del suo mezzo, quindi scelse la propria tenda ricreativa e, dopo un ultimo brindisi fatto con liquori dorati e leggeri, vi fu condotto da una delle ancelle che erano rimaste, per tutto il tempo, al suo fianco.
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