Nomade Pastoralis (racconto)

Creato il 07 febbraio 2011 da Gloutchov

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Trascorse una settimana rapida quanto inconsistente. Il mezzo aveva raggiunto la sommità del valico ed era rimasto bloccato da una tormenta di neve. La via per discendere oltre la cima era completamente nascosta dalla neve e gli strumenti sembravano impazziti per colpa del brutto tempo. I due giovani erano quindi costretti ad attendere.Nella settimana trascorsa erano riusciti a sciogliere il ghiaccio e, tra loro era nata una sorta di solidarietà. Il giovane viandante ogni tanto si soffermava a osservare il volto della ragazza, quando era sicuro che lei non lo notasse e, temeva di potersi infatuare di lei. Era delicata, giovane, innocente. L’emiro mercante aveva fatto una scelta oculata. Probabilmente aveva usato i suoi poteri per leggere nella coscienza del giovane e subito aveva capito cosa avrebbe fatto al caso suo.Temeva però di distrarsi nuovamente dal proprio compito. Voleva assolutamente far rivalutare il proprio nome nella sua comunità. Non sapeva cosa pensasse la ragazza di lui. Non sapeva neppure quali fossero gli scopi dell’emiro mercante quando gli aveva donato una delle sue ancelle. «Hai fame?» le chiese. Erano rinchiusi in quell’abitacolo da ormai molte ore, senza muoversi di un centimetro. Lui aveva già un certo languorino ma si tratteneva per poter conservare il più a lungo possibile le poche provviste che ancora aveva stipate nel retro dell’abitacolo.Lei fece un cenno negativo.«Non mangi molto.» osservò lui.«Qui non sei più all’accampamento. Non devi aspettare me per mangiare. Se hai fame...»«In questo caso...» lei sorrise.«Lo sapevo.»Il giovane viandante prese tre o quattro gallette e una borraccia piena per metà «Dobbiamo far durare le nostre provviste sino alla fine della tempesta.» spiegò «Ma non moriremo di fame.»Lei prese una delle gallette e la morse titubante. Il giovane attese un giudizio da parte dell’ancella, in silenzio, senza addentare la sua porzione.Lei lo stupì con un sorriso luminoso «E’ buonissima!» esclamò sorpresa.Il giovane ne fu compiaciuto «Sono preparate con lo zenzero. Sono molto saporite.»Lei annuì mangiando con soddisfazione. La neve continuava a cadere copiosa ma all’interno dell’abitacolo stava diffondendosi un nuovo calore tra i due giovani.
...continua


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