Nomade Pastoralis (Racconto)

Creato il 07 marzo 2011 da Gloutchov
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Il fuoco ardeva caldo e vibrante al centro dell’accampamento dei pastori. Il giovane e l’ancella avevano mangiato il cibo offerto loro nel silenzio religioso di chi non ha mangiato nulla da troppo tempo. Gli uomini li osservavano annuendo soddisfatti. Parlavano tra loro commentando l’entusiasmo con cui i due ragazzi si nutrivano.Poco lontano i lamenti del bestiame non veniva ascoltato da nessuno. Nessuno tranne il giovane viandante che, per quanto felice di aver scoperto nuovi sentimenti, ancora non riusciva a dimenticare le parole del Demone che lo perseguiva.Lentamente, il giovane adagiò al suolo la propria ciotola e puntò lo sguardo verso colui che credeva fosse il capo. Inspirò profondamente e interruppe i discorsi tra i pastori «Io sto cercando del bestiame da allevare.» disse.Gli uomini si zittirono.«Vorrei comprare i vostri animali. E’ importante che riesca a ricostituire il mio vecchio gregge.»Il capo del gruppo di pastori annuì «I nostri animali non sono come tutti gli altri.»«Viaggi da molto?»«Ho cercato in tutte le terre conosciute. Il mio gregge è stato disperso da gente malvagia e, non potrò tornare al mio villaggio se non riuscirò nell’impresa di recuperare il gregge.»L’uomo si alzò in piedi e, senza troppe cerimonie, allungò una mano verso il giovane per aiutarlo ad alzarsi «Vieni.» disse.I due si allontanarono dal fuoco e dall’accampamento. Il silenzio della notte si sostituì alle chiacchiere attorno al falò e subito il richiamo degli animali si fece più evidente.«Hai esperienza nella gestione degli animali?»Il giovane annuì. «Queste bestie vanno curate con molta attenzione.» spiegò l’uomo «Se vengono lasciate troppo a lungo da sole hanno la tentazione di seguire il sentiero sbagliato.»«Avevo ottimi cani un tempo, capaci di mantenere il gregge compatto.» spiegò il giovane pensando di fare buona impressione.«Con questi animali non ti basteranno dei cani.» disse burbero l’uomo «Devi pensarci personalmente.»Il giovane viandante rimase in silenzio, timoroso di perdere l’occasione tanto agoniata di ripopolare il gregge. Annuì silenzioso convinto che così avrebbe fatto, visto che anche i suoi cani erano ormai andati.«Bene.» concluse l’uomo «Ti condurrò al tuo gregge.»

...continua
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