Nomade Pastoralis (Racconto)

Creato il 25 marzo 2011 da Gloutchov



Il gregge comparve improvvisamente davanti ai loro occhi. Non erano pecore. Non c’erano cani a controllare che stessero tutte in gruppo. Non erano neppure animali. Erano... Il giovane viandante si volse verso l’uomo ma questi era scomparso.Tutti gli occhi erano puntati verso di lui. La luce intensa lo accecava. Il silenzio assoluto lo assordava. Chiuse gli occhi e si chiese cosa dovesse fare. Non disse nulla. Fece semplicemente il richiamo con cui da sempre aveva richiamato i propri animali.Il gregge si mosse lento nella sua direzione. Lui riprese a cantare le canzoni che aveva imparato dall’uomo. Si girò su sé stesso e tornò sui propri passi. Il gregge lo stava seguendo. Ne era consapevole, senza neppure controllare, sapeva che tutti loro lo seguivano perché, in un qualche modo, erano sicuri che lui li avrebbe condotti al sicuro.Fu un cammino lungo e allo stesso tempo breve. I canti divennero così il suo modo di comunicare con la moltitudine che stava alle sue spalle. Incredulo, le parole del Demone acquisirono un nuovo significato ai propri orecchi. Dietro a lui avanzavano tutte le anime delle persone che, nel mondo, vivevano la loro vita. Tra loro aveva riconosciuto volti che nella vita aveva visto realmente. Volti di suoi parenti, quelli dei suoi genitori, quelli dei suoi amici, e persino quelli di tutti coloro che gli avevano fatto dei torti. Era riuscito a radunare nuovamente il gregge. Il Demone aveva capito sin dal primo momento che quello sarebbe stato il suo destino. Camminare e fungere da guida per tutte loro. Lui, ancora giovane e inesperto, aveva sulle proprie spalle uno dei compiti più improbi che qualunque divinità esistente avrebbe guardato con sospetto. Essere custode di tutti quanti gli esseri viventi sulla Terra. Lui, un semplice pastore, tanto attaccato al proprio gregge da cercarlo in lungo e in largo per le terre conosciute, lui era divenuto la guida di un gregge tutto nuovo e ben più importante.La luce si affievolì lentamente. Piante e boschi tornarono a essere visibili. La Luna, alta nel cielo, salutò il suo ritorno sulla Terra e, quando finalmente ebbe di nuovo il coraggio di girarsi per studiare il nuovo gregge, i suoi occhi videro solo l’ancella, sorridente.
continua...


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :