Non abbiamo mai parlato molto, noi due

Da Germogliare

Olivier Christinat

Un giorno qualsiasi, in un’ora qualsiasi, quando una calda carezza bastava a regalarci un sorriso, e andava bene così.
“Volevo solo salutarti. Mi manchi!”.
Sorrido. “Ti manco io?! ma dai! conosci tanta gente. Girano sempre tante donne intorno a te. Vivi in un posto dove il movimento è più ampio rispetto al mio. E poi i tuoi viaggi… ma dai!”.
“Hai ragione, ma mi manchi tu. Quando ci vediamo?… pensami! ti desidero” .
“Voglio di più adesso, voglio delle certezze, una spalla su cui poter appoggiare la testa quando sono stanca o triste. Voglio l’amore, quello che fa stare bene. Voglio un uomo di cui potermi fidare… e tu, no, non potrai mai essere questo”.
“Lo so e so che lo troverai, quando meno te lo aspetti, non cercarlo, arriverà, ma fino ad allora io voglio essere con te. Ci sono io” rido e ride anche lui.
“Sei unico… ma questo lo sai…”.
“Sì, un po’ lo so, ma tu lo sei di più. E’ anche per questa tua unicità che sei sempre nei miei pensieri… e nei miei desideri”.
“Mi manchi”.
Tornerai sempre nei miei pensieri, quando sarò davanti a un grande quadro materico, o quando sarò triste e avrò bisogno di semplici coccoleridenti. Ci vedremo ancora, le nostre strade si incroceranno di nuovo tra le vie che ci accomunano, magari sotto casa, e mi riserverai un sorriso.
Ed era pace, in quel momento.

Sabrina Lesert