Sto vivendo delle giornate in ospedale. Mio Padre è qui per motivi che non mi dilungherò a spiegare, in attesa di essere operato.Fortunatamente ho passato sempre poco tempo in posti come questo e in questo men che meno. E’ difficile spiegare a parole, anche per un logorroico come me, la sensazione di oppressione e di inutilità che si vive a stare ad un capezzale. Si prova a fare, ma non c’è poi molto che veramente serva. Anche se fossi medico, non credo che riuscirei a fare molto di più che parlare con i luminari che percorrono le corsie. Non ho proposte, non ho modo di interagire che non sia subire le scelte. La malattia e il suo contrario, la salute, sono uno di quei campi dove non c’è posto per la tecnica, perché troppe sono le interconnessioni con la paura che rende tutto irrazionalmente complicato…Però cerco di imparare qualcosa qui. Non ho altro da fare che guardarmi intorno e quindi cerco di non farmi solo opprimere dal dolore di tanti, ma di trarne qualcosa per quando qui più non dovrò starci. C’è un signore qui a fianco a me. E’ malato da molto e curato dalla famiglia che gli sta intorno con affetto. Non è in grado di comunicare chiaramente né di muoversi a suo piacimento. Ma si aggrappa ovunque, tirandosi su, spinge i limiti di un corpo che non gli risponde e continua a guardarsi intorno sperando che il suo crederci sia premiato. E’ un non arrendersi mai. Un volere e la dimostrazione di un tentativo di potere. Lo ammiro molto. Vedo brillare nei suoi occhi un’intelligenza fine e non spenta. Vedo la sua determinazione a ritornare da dove è bloccato contro la sua volontà. Non è detto che ci riesca, ma la forza d’animo non gli manca.E sto imparando da lui. Sì, imparo che non bisogna arrendersi mai, specialmente in quello che vogliamo e nelle sfide che ci sembrano perse. Non riesco ancora a dire se questo mi porterà da qualche parte nuova nel mio percorso. Forse però bisogna trovare sulla propria strada l’ispirazione per cambiare atteggiamento. Mi guardo indietro e altre volte ho lasciato perdere perché non ho avuto il coraggio di insistere. Oggi ho negli occhi una determinazione diversa. Questo avrà delle conseguenze, ne sono certo. Se saranno positive o negative, non ha importanza ed è imprevedibile. Ma non devo arrendermi. Perché mi devo il rispetto di potermi dire che ci ho provato.
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