Interpellato riguardo alla presenza o meno, a Philadelphia, di coppie gay, monsignor Paglia ha risposto: “Seguiamo alla lettera l’Instrumentun Laboris del Sinodo. Tutti possono venire, nessuno escluso”. “E se qualcuno si sente escluso, lascio le 99 pecorelle e lo vado a prendere”, ha aggiunto con una battuta.
“L’intima connessione” tra il meeting negli Usa e il Sinodo, ha precisato monsignor Paglia, “evidentemente non è solo temporale. L’augurio è che l’incontro di Philadelphia e il Sinodo di ottobre possano realmente costruire una stagione ecclesiale e sociale caratterizzata da un rinnovato protagonismo della famiglia. Per questo vogliamo lavorare. Vogliamo che il Vangelo della misericordia sia annunciato nelle grandi città del mondo, soprattutto nei quartieri più poveri e più periferici”. (SIR)