Una possibilità per piccoli imprenditori e consumatori in difficoltà di riacquistare un ruolo attivo nell’economia, vincendo lo stato di crisi tra indebitamento e patrimonio disponibile
Uno sportello regionale dedicato a dare assistenza a quanti, tra consumatori e piccoli imprenditori, trovandosi in condizioni di perdurante squilibrio economico tra le obbligazioni assunte, la condizione reddituale e il patrimonio liquidabile, non riescano più a far fronte ai pagamenti.
Il Movimento difesa del cittadino, presente in Umbria dal 2004, con la rete dei propri sportelli “Help Consumatori”, con questo nuovo progetto, rafforza il proprio impegno di tutela e assistenza dei consumatori.
Responsabile dello Sportello sarà Elonora Nobili, autrice della pubblicazione MDC “Gli strumenti giudiziali di tutela del consumatore”, che affianco alla presidente del Movimento Difesa del Cittadino Perugia, Cristina Rosetti ha spiegato oggi l’importanza di questo nuovo strumento assistenziale per i consumatori e soprattutto per i piccoli imprenditori in difficoltà.
«Nel 2012, il legislatore è intervenuto, introducendo nel nostro ordinamento i “Procedimenti di composizione della crisi da sovraindebitamento e di liquidazione del patrimonio”, – ha spiegato Cristina Rosetti – la cui finalità è quella di porre rimedio alle situazioni (di crisi) da sovraindebitamento, attribuendo al debitore-imprenditore (non assoggettabile a procedura concorsuale) la facoltà di concludere un accordo con i creditori secondo una procedura di composizione della crisi. Al debitore che possegga anche lo status di consumatore è consentita, altresì, la presentazione di un piano di ristrutturazione del debito commisurato alla situazione economica attuale. Lo scopo del piano è proprio quello di ridurre l’importo del debito, delle rate e degli interessi. A tale procedura – prosegue la presidente MDC – sono ammessi tutti coloro che non sono assoggettabili alle vigenti procedure concorsuali, le persone fisiche, le società ed enti che non svolgano attività d’impresa, gli imprenditori commerciali sotto la soglia dell’art. 1 della Legge fallimentare, gli imprenditori ed enti non commerciali, gli imprenditori esercenti un’attività agricola, le start up innovative, i piccoli imprenditori ai sensi dell’art. 2083 c.c.
Dal punto di vista formale l’iniziativa dell’azione giuridica è attribuita al debitore/consumatore, il quale può presenta un’istanza al Tribunale del proprio luogo di residenza, chiedendo la nomina del professionista delegato (con i requisiti dell’art. 28 della Legge Fall.) che lo assisterà, non solo nella redazione del piano, ma durante tutta la procedura».
La procedura di sovraindebitamento si compone in sostanza di tre principali fasi: la fase di predisposizione del piano o dell’accordo, l’omologazione degli stessi e infine la fase di esecuzione alla quale qualora necessaria segue quella di liquidazione del patrimonio.
«Ciò che distingue l’accordo dal piano del consumatore – spiega Elonora Nobili – è la fase di omologazione: il piano del consumatore viene omologato direttamente dal Tribunale senza alcun espresso assenso da parte dei creditori; l’omologazione dell’accordo, invece, richiede l’assenso dei creditori che detengano almeno il 60% dei crediti. L’importanza di tale strumento – sottolinea – è evidente nell’attuale contingenza economica: i consumatori, infatti, hanno la possibilità di stralciare parte dei debiti assunti accedendo ad un piano di rientro che gli permetta di far fronte alle proprie obbligazioni in misura conforme alle attuali capacità reddituali (diminuite a causa della perdita del posto di lavoro o altre vicissitudini)».
Aiutare i piccoli imprenditori e i consumatori “schiacciati” dallo squilibrio economico tra i pagamenti da effettuare e il patrimonio disponibile, questo l’obiettivo dello “Sportello Sovraindemitamento”, con l’intento di agevolare il ripristino della normale e serena attività di impresa.
A questo scopo il Coordinamento umbro del Movimento di Difesa del Cittadino sta attivando gli strumenti necessari per assistere i consumatori, predisponendo la modulistica necessaria e fornendo consulenza a quanti intendano aderire alla procedura, i cui tempi medi non dovrebbero superare i sei mesi.
Già a marzo il Movimento ha organizzato un convegno dedicato al tema, con l’obiettivo di mettere in contatto i professionisti del settore (avvocati e commercialisti), illustrando le potenzialità di questi strumenti ancora poco utilizzati (a livello nazionale si contano appena 6/7 omologhe di cui 2 presso il Tribunale di Perugia).
Alcuni dati relativi al sovraindebitamento: nel 2013 in Italia i debiti scaduti e non pagati sono stati stimati in 48,6 miliardi di euro (5,6 miliardi in più rispetto al 2012) con un incremento del 13%, di questi 29 miliardi sono riferiti al settore bancario/finanziario/leasing, 18 miliardi per l’utility; 1,5 miliardi per crediti commerciali e vari.
Coloro che avessero bisogno di informazioni ed assistenza possono rivolgersi al Movimento Difesa del Cittadino in via Guardabassi 14 a Perugia, oppure scrivendo all’indirizzo mail perugia@mdc.it o chiamando lo sportello regionale al numero 075/5720483, 377/1251486.