Da ripetere all’infinito.
Certo, divertente e spassoso sono variabili soggettive, ma Non cercarmi mai più, di Emma Chase a mio avviso è la cosa più noiosa e ripetitiva che mi sia mai capitato di incrociare.
L’unico dettaglio carino del romanzo è il barattolo delle parolacce, probabilmente avremmo tanti piccoli baby ricchi se lo usassimo tutti come metodo educativo: dieci dollari a parolaccia da versare dentro al barattolo, e ovviamente gli adulti sganciano che è un piacere.
Descrizione del romanzo: Lui è un ricco uomo d’affari (ovvio che è ricco, non c’è nulla di sexy in un uomo normale che tenta di arrivare a fine mese), lei la nuova dell’azienda.
Lui, stronzo, donnaiolo, bravo nel suo lavoro, amato da mamma, papà, sorella, nipote e amici, è l’uomo che non deve chiedere mai.
Lei, bella, intelligente, prima della classe, ovviamente innamorata e fidanza da circa 10 anni, quindi assolutamente candida.
Lui si innamora di lei, scopano, lui fa arrabbiare lei, lei perdona lui, e tutti vissero felici e contenti. Tranne l’ex che poverino compare e scompare come un sasso destinato all’oblio.
In realtà non è la mancanza di originalità della trama, filone non certo unico, piuttosto la bruttezza del romanzo a lasciare interdetti.
Però, bisogna ammetterlo, i commenti in rete sono entusiasti, quindi probabilmente manco di ironia, perché non mi ha fatto ridere e nemmeno divertire.
Fatemi sapere il vostro parere.